Nota ufficiale di Paolo Fontana, ex consigliere comunale all’ambiente e risorse idriche, cultura, comunicazione e area Informatica del Comune di Pietra Ligure, sul bilancio di fine mandato del sindaco pietrese uscente Dario Valeriani:
"Fra qualche giorno si voterà anche a Pietra Ligure.
Prendetevi del tempo per guardare questo video (clicca QUI), è il bilancio di cinque anni di Valeriani Sindaco, presentato alla cittadinanza alla presenza del Prefetto e del vice presidente dell'Anci Luigi Pignocca. Ero stato eletto con lui e sono stato suo “consigliori” (cit. da chi è uso a questi termini) per metà mandato. Ho quindi partecipato alla serata per salutarlo.
Siccome seguo senza impegni ma con interesse la campagna elettorale, questo video mi dà l’occasione per ripetere pubblicamente quanto ho spesso detto ai miei amici, oltre che per fare alla fine una richiesta ai candidati.
Valeriani non si ripresenterà, saprà lui i motivi di questa decisione. Ma il suo lavoro a mio avviso è stato ingiustamente sottovalutato, e la serata restituisce la verità su cosa significhi fare il Sindaco quando i soldi non ci sono.
Ha governato con un bilancio alla canna del gas, ingessato per poter mantenere i tanti servizi che il Comune offre e poter pagare spese che non si possono non pagare, prime fra tutte gli stipendi agli oltre 100 dipendenti e il rimborso degli oltre 100 mutui che portiamo sulle spalle.
Il poco che avanzava dalle spese correnti non è stato sufficiente per accontentare tutti, e molti sono rimasti insoddisfatti. Però è intervenuto seriamente sul taglio dei costi, e ciò ha comportato che molti sono rimasti insoddisfatti. Funziona così.
Per la prima volta un sindaco ha tagliato il numero dei dipendenti. Io c'ero e lo sostenevo, e so cosa significhi dire agli uffici che se prima erano sette, possono andare avanti anche in cinque. Il risultato è che dopo cinque anni il costo del personale è diminuito, trovate un Comune che sia riuscito ad ottenere quel risultato.
Per la prima volta ha affidato la gestione del teatro all'esterno, risparmiando due terzi del costo pur mantenendo la qualità del prodotto. Io c'ero (l'avevo proposto, avendo la delega alla cultura) e la minoranza e qualcuno della maggioranza era stato contrario; significava ammettere che quel gioiellino del teatro non potevamo permettercelo, a meno che non si trovassero soluzioni nuove.
Per la prima volta sono stati riorganizzati gli uffici comunali. Era necessario risparmiare sui programmi gestionali che prima venivano acquistati dai singoli uffici, ora centralmente, affidandosi ad una società unica.
E' stato fondamentale mettere gli uffici in comunicazione fra loro, prima non lo erano. Il prossimo Sindaco troverà una rete informatica all'avanguardia, moderna, ipertecnologica, seguita da professionisti a costi minori di prima, dove tutto è on line; ma per arrivare a questo è stato necessario un lavoro enorme a monte, che ha costretto a cambiare il modo di lavorare, ma che ora produce servizi e risparmi.
Queste sono le prime, piccole cose che mi vengono in mente, ma servono per proseguire nella valutazione su un argomento che mi ha visto molto critico (e Dario lo sa).
Quando si amministra, la comunicazione è l'aspetto fondamentale, e questa è mancata per la precisa scelta di tenere un profilo basso (che non condividevo).
Oggi i Sindaci mettono su Facebook le foto di quando fanno pitturare le panchine, o raccogliere le foglie secche, o rimuovere i materassi abbandonati accanto ai bidoni (esempi reali che si vedono in giro).
Senza arrivare a questo, vorrei chiedere ai miei concittadini: chi è a conoscenza che per la prima volta i ragazzi delle scuole e del palazzetto dello Sport frequentano strutture a norma, con gli impianti elettrici rifatti, con i Certificati di Prevenzione Incendio a posto?
Chi è a conoscenza che il passaggio dall'acquedotto comunale al Consorzio Servizi Ambientali (poi Ponente Acque) deriva da precisi obblighi di legge ai quali i Comuni non possono sottrarsi?
Chi è a conoscenza che i disagi degli ultimi anni sulla raccolta della spazzatura derivano da un contratto precedente a Valeriani, e da una serie di cause legali pazzesche che da questo discendono, dove il Comune è stato sballottato per anni?
Chi è a conoscenza che Pietra è uno dei pochissimi Comuni che si è dotato di un piano delle antenne, che permetterà di gestire e non subire le installazioni di telefonia mobile?
Chi è conoscenza che le norme di finanza pubblica e quelle sul blocco della mutualità sono cambiate dall'avvento di Valeriani, che hanno ulteriormente bloccato la possibilità di spese?
Chi è a conoscenza delle decine di cose fatte e raccontate nel video?
Chi è a conoscenza che questa amministrazione si è trovata con centinaia di migliaia di euro di debiti per lavori fatti prima e mai messi a bilancio, quindi mai pagati (anche perché mai fatturati, quindi boh, a Pietra c'è gente che lavora per la gloria)? Eppure sui debiti fuori bilancio sono state fatte perfino delle commissioni consigliari, non erano mormorii.
Tutto questo per dire che la presentazione del bilancio di fine mandato restituisce dignità ad un impegno svolto con serietà in anni difficili, che varrà sul giudizio complessivo dell'opera del Sindaco, anche se purtroppo la comunicazione è avvenuta fuori tempo massimo.
Se ci fosse stata la volontà di raccontare giorno per giorno impegni e difficoltà, il giudizio di questi anni a mio avviso sarebbe stato diverso. Dario paga quindi (solo lui) per la difficoltà o incapacità (che non ha mai negato) di raccontare il lavoro suo e dei suoi assessori, e di aprire ogni libro davanti all'opinione pubblica che lo aveva eletto con grandi aspettative.
Però lascia un Comune a posto coi conti e coi servizi, e credo che alla fine, al di là delle medaglie, contino solo i fatti.
Da cittadino archivierò il suo mandato con il ringraziamento di aver mantenuto fede all'impegno che aveva preso quando si era presentato.
Vorrei però fare un appello a coloro che si candidano per amministrare la città per i prossimi cinque anni.
E' un argomento che trovo molto importante, che ho voluto seguire in prima persona perché alla trasparenza credo fortemente e con Dario Valeriani c’è stata piena sintonia. E' del resto il titolo dell'incontro del video allegato; di trasparenza hanno parlato sia il Prefetto sia il Sindaco di Loano, vice presidente dell'ANCI.
Pietra Ligure è il primo Comune in Italia che ha messo nel suo Statuto la tutela della cittadinanza digitale. Avevo ricevuto i complimenti per mail da Stefano Rodotà, che lavorava per farla mettere in Costituzione all'art. 21/bis.
La riorganizzazione informatica degli uffici era stato il presupposto fondamentale per fare del Comune quella casa di vetro che alcuni hanno usato come scherno in questi anni. Per la prima volta i Consigli Comunali sono in streaming, e sono tutti archiviati per rivederli anche a distanza di anni (qualche paladino della trasparenza aveva votato contro).
Eppure, se oggi un cittadino volesse sapere quanto sia costato il rifacimento di un tratto di fognatura, chi abbia partecipato, a quale preventivo; se volesse sapere quanto costano i fuochi d'artificio; se volesse sapere quali aziende sono state invitate per cambiare i pc del Comune o perché si sia scelta un'azienda nella banca dati pubblica; se volesse sapere quali indennità vengono pagate ai funzionari comunali; se volesse scaricare tutti gli atti di un permesso di costruire o varianti ai piani di edilizia; se volesse sapere chi gestisce i contratti telefonici, un cugino o una ditta che ha vinto una gara regolare; ecco, tutto questo a Pietra Ligure si può sapere, perché da cinque anni è tutto on line.
E attenzione, non sono obblighi di legge, perché la legge impone che quei dati finiscano all'albo pretorio per una ventina di giorni, e poi si possono togliere. E se qualcuno volesse informarsi dopo, oggi lo può fare da casa, perché c'è l'archivio consultabile da chiunque, ma se non ci fosse l'archivio dovrebbe fare domanda scritta, firmata e motivata, da presentare al dirigente che quel determinato atto ha fatto (e ovviamente bisognerebbe essere a conoscenza dell’esistenza di quell’atto).
Lo stesso vale per le indennità dei funzionari, che oggi sono on line anche se non è un dato obbligatorio per legge.
Quindi, candidati sindaci e consiglieri che vi proponete per amministrare Pietra Ligure per i prossimi anni, se toccherà a voi, fate in modo che la casa di vetro resti così come costruita con Valeriani. E' una vostra scelta. Qualcuno potrebbe proporre di lasciare solo il minimo sindacale, che di sicuro comporterà meno rotture di scatole, meno controlli e di conseguenza meno critiche al vostro mandato.
Ma non è sufficiente. Perfino Cantone dell'Agenzia nazionale anti corruzione ha ribadito più volte che contro la corruzione c'è solo la trasparenza.
Chi male non fa, non può aver paura. Lasciate la consultazione libera per le determine dei dirigenti, che sono il vero motore dei Comuni. Opponetevi se il prossimo dirigente o sindaco o assessore vi dicesse di toglierle, magari inventandosi “motivi di privacy” che non esistono. Affrontate le richieste legittime di informazione che arriveranno da un pc di un cittadino che vuole solo interessarsi. Non bloccate lo streaming dei Consigli Comunali e il loro archivio. Continuate a far sapere quali premi o indennità vengono dati ai dipendenti non dirigenti. Lo dice anche lo Statuto del Comune, lasciate liberi i cittadini di informarsi e partecipare.
Auguri a tutti per le prossime elezioni!".