La Regione Liguria ha deciso di avviare la sperimentazione del modello di “Residenza Aperta” proposto dall’Azienda Ligure Sanitaria e, conseguentemente, di adottare le linee di indirizzo per la sperimentazione predisposte dalla stessa Azienda.
Con il termine “Residenza Aperta” si intende prefigurare la possibilità, per le strutture residenziali per anziani accreditate presenti sul territorio ligure, di erogare ulteriori servizi e prestazioni a persone anziane e/o in condizioni di fragilità con l’obiettivo di mantenere la persona al domicilio, sostenere il caregiver nella sua funzione di cura e garantire interventi e prestazioni sanitarie e sociosanitarie, specialistiche, infermieristiche, riabilitative, assistenziali, tutelari, nonché di educazione sanitaria e terapeutica.
Il mantenimento a domicilio delle persone anziane fragili e comorbide rappresenta uno degli obiettivi per garantirne la migliore qualità di vita rispettando, nel contempo, la sostenibilità economico-finanziaria del Servizio Sanitario, in quanto interventi appropriati di sostegno al mantenimento a domicilio riducono gli accessi al pronto soccorso e i ricoveri impropri e ritardano i tempi di inserimento definitivo in strutture residenziali.
La Residenza Aperta costituisce un importante nodo della rete di assistenza che si connette con gli altri interlocutori sanitari e sociali operando in modo integrato e utilizza le tecnologie informatiche per condividere in rete le informazioni con i servizi e gli operatori coinvolti nel piano di assistenza e ottimizzare i processi di cura.
La sperimentazione della Residenza Aperta andrà di pari passo con lo sviluppo della figura dell’infermiere di famiglia e comunità, che rappresenta il case manager dell’anziano, garantisce la continuità assistenziale e la coerenza dei Piani di Assistenza Individuale rispetto al contesto, alla vita e alle condizioni della persona.
I servizi e le prestazioni che la Residenza Aperta, oltre all’ospitalità residenziale, può fornire tramite l’impiego di proprio personale sono:
1. cure domiciliari;
2. accoglienza diurna;
3. accoglienza residenziale in continuità con il medico di medicina generale e la rete sanitaria dei servizi per la gestione degli aggravamenti dei pazienti con patologie croniche e multimorbidità;
4. accoglienza residenziale per la stabilizzazione del paziente con disturbo cognitivo;
5. altre prestazioni offerte dalla residenza aperta:
a) consulenze geriatriche
b) attività motorie riattivanti
c) informazione, formazione, addestramento ai caregiver
d) bagno assistito
e) segretariato sociale
f) pulizia dell’alloggio e consegna pasti a domicilio.
La sperimentazione si svolgerà nel triennio 2019 – 2021.