"Invece di produrre una legge 'ad hoc' propositiva e di rilancio per il settore turistico alberghiero, la Giunta Toti produce l'ennesimo testo di legge 'shock', come lo avevamo già definito già dal suo primo passaggio in Commissione". Così, i consiglieri M5S sulla proposta che mira a modificare la legge regionale sul turismo (15/2008), concernente gli incentivi regionali pubblici alle piccole e medie imprese per la qualificazione e lo sviluppo dell’offerta turistica".
"Come si può pensare di approvare un testo che impone di tagliare i finanziamenti regionali alle strutture turistiche liguri che negli ultimi tre anni hanno ospitato migranti, agendo quindi in assoluta buona fede e secondo le normative vigenti? La nuova legge, infatti, interviene con procedura di urgenza in modo retroattivo su statistiche basate indietro nel tempo di tre anni a tutte le strutture che abbiano deciso di aderire a convenzioni volontarie sull'assistenza".
"La legge, così come è stata formulata, è infatti lesiva per l'intero settore turistico-alberghiero. Si interviene su una legge del 2008 di per sé utile, per trasformarla in un testo vuoto che non aiuta il turismo né risolve il problema dell'assistenza sociale: una proposta ingiustamente punitiva nei confronti di chi ha peraltro contribuito in parte a risolvere un'emergenza".
"Anche dalle audizioni delle associazioni di categoria interessate è arrivato il coro unanime di contrarietà, sottolineando la particolare delicatezza del provvedimento, anche perché viola i principi di libera concorrenza ed è discriminatoria. Le strutture che hanno aderito a progetti Sprar, inoltre, se fossero state sostenute meglio dalla Regione, forse avrebbero continuato a fare solo ricettività turistica, mentre proprio a causa del mancato supporto in alcuni casi hanno dovuto fare scelte per sopravvivere".
"Il turismo ligure è una risorsa anticrisi: non va strumentalizzata per fini politici ma sostenuta. Messa in questi termini, invece, vediamo solo una proposta traballante, appoggiata in equilibrio instabile su basi esclusivamente propagandistiche, con un baricentro fuori controllo che rischia di precipitare nel baratro dell'incostituzionalità".