"Toti purtroppo – dichiara Giovanni Lunardon, capogruppo Pd in Regione Liguria – non riesce ad accettare i numeri negativi della nostra terra. Purtroppo sono evidenze difficilmente controvertibili. Il centro studi della Cgil ligure ci dice che abbiamo attraversato il decennio della grande crisi (2007-2017) perdendo 10 punti di PIL, 6 punti di produttività sul lavoro (quando il Nord Ovest ha avuto un segno più e il Paese anche) e 6 punti di consumi finali. Un’ecatombe.
Dati Istat ci dicono che l’andamento occupazionale ha seguito la stessa curva negativa. Anzi, dal 2015 a oggi (cioè da quando governa Toti), nonostante nel resto del Paese l’occupazione sia salita, l’occupazione in Liguria, tranne tre trimestri positivi nel 2018, ha sempre avuto un desolante segno meno. Recenti dati UnionCamere ci dicono che negli ultimi cinque anni abbiamo perso in Liguria 2.500 imprese commerciali. I dati Istat sulla povertà ci dicono che da noi nella crisi è cresciuta a ritmi da regione del Sud. Gli effetti del crollo del ponte Morandi hanno ulteriormente aggravato un’economia che non si è mai realmente ripresa. E ora siamo in recessione a livello nazionale.
Tutto questo ci dice che la crisi da noi ha picchiato più duro che altrove e, soprattutto, non è mai finita. Che cosa deve succedere perché Toti se ne accorga? Che cosa deve succedere ancora perché la retorica del “meraviglioso” ceda il campo al realismo e alla concretezza dei provvedimenti? Che cosa deve succedere per mettere in campo un radicale cambio di rotta nelle politiche economiche della nostra Regione? Martedì abbiamo una variazione di bilancio.
Pensate che questi temi abbiano spazio in questo atto? Credete che l’abbiano avuto nella Legge di Bilancio 2019, che brillava per assenza di idee? Pensate come dice Toti che siano dati di parte? Allora andatevi a leggere le previsioni a cinque anni, contenute nel Documento di Programmazione Economica allegato da Toti al bilancio. Oppure basta girare un po’ la nostra Liguria. Basta andare un po’ più in là delle bandierine, degli ombrellini colorati e dei tappeti rossi".