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Politica | 26 aprile 2019, 11:15

Riccobene (Adesso Spotorno) attacca: "L'amministrazione Fiorini è giunta al capolinea"

Durante il Consiglio comunale dello scorso 23 aprile, le tre minoranze hanno abbandonato l'aula

Riccobene (Adesso Spotorno) attacca: "L'amministrazione Fiorini è giunta al capolinea"

"Il consiglio comunale in prima convocazione del 23 si è svolto in un clima burrascoso, perché nell’ordine del giorno il Sindaco non aveva previsto alcuna discussione sulle vicende che hanno sconvolto l’amministrazione di Spotorno e che hanno coinvolto l’ex vice sindaco e decine di famiglie nella sparizione dei loro risparmi" commenta Franco Riccobene, capogruppo di "Adesso Spotorno". 

"Il comportamento del sindaco è stato di assoluto disinteresse rispetto ad una storia che ha avuto pesanti riflessi anche nella sua maggioranza con le dimissioni di altri due assessori, Giulia Moretti e Davide Delbono, spingendosi fino ad affermare che le minoranze avrebbero dovuto “chiamarlo”, e non il contrario, e che “i cittadini ci chiedono di continuare”: una visione feudale in perfetta coerenza con il suo modus operandi ed in perfetta disarmonia con un paese che non vede l’ora di lasciarsi alle spalle questa amministrazione. Le tre minoranze dopo aver protestato energicamente, per il comportamento intollerabile e riprovevole, hanno abbandonato l’aula, facendo, a quel punto, mancare il numero legale". 

"Il Consiglio è stato, dunque, sospeso, non prima di averlo usato illegittimamente per sciorinare alcune dichiarazioni di fedeltà da parte dei neo assessori al Sindaco; la maggioranza non essendo più tale, e non in grado di proseguire, tenterà, così come annunciato, di proseguire in seconda convocazione, anche se il regolamento del funzionamento del consiglio non prevede una simile procedura, in quanto la prima seduta non è andata deserta". 

"Inoltre il Sindaco ha tentato di forzare la surroga del primo dei non eletti, Andrea Imovilli, nonostante sia stata protocollata per tempo in Comune la sua rinuncia ad entrare in consiglio e, di conseguenza, ad entrare in maggioranza. In sostanza il Sindaco procede a colpi di violazioni delle regole, senza comprendere la gravità in cui versa la maggioranza appesa ad un filo, non in grado di rappresentare i cittadini, che ora si domandano fino a quando dovranno subire questo stillicidio e fino a quando questo paese dovrà sopportare questa figura indecente". 

"Infatti, sia Andrea Imovilli che Andrea Berchialla, l’altro candidato non eletto nella lista Progetto Spotorno, hanno presentato al protocollo le loro rinunce ad essere surrogati al posto dei dimissionari, a dimostrazione che oramai metà dei candidati della lista iniziale, non sono più nelle disponibilità del sindaco, che, invece di rendersi conto del disastro in cui versa la sua maggioranza, procede a testa bassa con la solita superbia - prosegue - Questa amministrazione è, dunque, giunta al capolinea, avendo perso in concreto sei dei dodici candidati di Progetto Spotorno e avendo, di conseguenza ridotto drasticamente la rappresentanza, già limitata al 33 %, che le aveva consentito di vincere alle ultime elezioni amministrative, favorita solo dalla presenza delle altre tre liste". 

"Le minoranze continueranno a svolgere il ruolo di controllo e di critica costruttiva, nell’auspicio che questo paese possa darsi al più presto una nuova amministrazione, innanzi tutto vicina ai suoi abitanti, e che possa definitivamente liberarsi da tanta supponenza e da tanta impreparazione. Ma anche della totale incapacità di guardare alle cose utili in tanti settori lasciati al completo abbandono". 

"Mentre ricordiamo quanto impegno il Sindaco profuse per il progetto della Maremma, giustamente bocciato dalla Regione per mancanza dell’interesse pubblico, e con quanta semplicità fu liquidata la convenzione urbanistica, che garantiva le risorse per la costruzione delle nuove scuole primarie, a completamento del polo scolastico delle Baxie, seminando un milione di euro nei rivoli di bilancio. Senza contare che da quando si è insediata questa amministrazione, e sono già tre anni, non è stato approvato un benché minimo atto per promuovere il Piano Urbanistico Comunale, lasciando il paese nella totale assenza un uno strumento di crescita economica, territoriale e ambientale".

"Ma tutto questo non stupisce, se pensiamo che dopo sei mesi dalla mareggiata e dopo aver introitato i contributi regionali, abbiamo, nonostante la nostra sollecitazione in consiglio comunale all’indomani dell’evento, il molo Lido completamente distrutto, il terzo molo ancora da completare e la passeggiata a mare tra il Sirio e il Lido in uno stato inqualificabile. Non siamo dunque stupiti che anche le famiglie coinvolte nella vicenda dei risparmi scomparsi, per il sindaco non facciano notizia, e ieri sera in consiglio lo ha ancora una volta dimostrato, perché appare sempre più chiaro che per lui l’obiettivo sia quello di restare incollato alla sua poltrona, minimizzando, facendo finta che nulla sia accaduto e che nulla sia cambiato".

"Ovviamente, così non è, perché il paese reale, quello che lavora e risparmia, quello che dà da lavorare, il paese dei tanti pensionati, quello che aveva deposto la propria fiducia nella figura dell’ex vice sindaco e che oggi soffre, ha un’opinione ben diversa e non aspetta altro che arrivino presto le nuove consultazioni, per chiudere una delle pagine amministrative più pesanti della storia del paese - conclude - Sappiamo che il sindaco non terrà nella minima considerazione queste parole e che per lui oggi è un giorno come tutti gli altri, ma sappia, che i suoi comportamenti antidemocratici, la sua manifesta debolezza e la confusione che regna sovrana in quel che rimane della maggioranza, rappresentano un grave danno per Spotorno, per i suoi abitanti e per la sua immagine generale, e che la storia ricorderà con particolare tristezza questo periodo, archiviandolo fra le peggiori esperienze civiche". 

Comunicato stampa

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