Una parte del Partito Democratico sosterrà alle prossime elezioni comunali a Varazze il candidato sindaco Alessandro Bozzano e nella sua lista "Essere Varazze" sarà presente l'esponente dem varazzino Carlo Giacobbe.
"Avendo sostenuto una scelta che può essere discussa, ma di cui sono fortemente convinto, non potevo dire “armiamoci e partite”, anche se a me stesso avevo detto più volte di avere concluso la mia esperienza politica. Mi sollecita anche la curiosità di una esperienza in un ambito nuovo: una lista civica molto “plurale” che, nonostante quello che dicano i suoi avversari, ha la propria legittimazione veramente dal basso, dai cittadini che vi partecipano e che si impegnano a condividere l’oggetto dell’impegno, cioè la proposta di amministrazione della città, partendo anche da posizioni politiche lontane. La crisi della politica non si vince a tavolino, ma avendo coraggio di sfide rischiose" spiega Giacobbe.
"Voglio portare opinioni e valori e alcune idee che in questi anni ho maturato confrontando la passata esperienza politica e amministrativa con quella più recente nell’attività di lavoro, a contatto con persone fragili, collaborando lavoratrici e lavoratori competenti e consapevoli e impegnato quotidianamente a risolvere problemi concreti. Varazze è stata tradizionalmente divisa tra chi viveva di turismo e operava in città e i pendolari, soprattutto verso Genova, ma non mancano i “savonesi” o chi lavora a Milano. Le visioni e le esigenze erano diverse e a volte contrastanti".
"Oggi non è più così. Un conto era quando si progettavano o costruivano principalmente turbine o si realizzavano i prodotti dell’acciaieria; un conto è quando si sviluppano prodotti o servizi informatici, o si lavora nei servizi sanitari o nella scuola e nell’Università. Si acquisiscono competenze più trasversali che può tornare utile applicare a Varazze. Lo stesso turismo ha bisogno di servizi e di un contesto in cui le tecnologie digitali sono diventate indispensabili. Ma anche in altri campi, esse possono estendere le possibilità di aiuto, dalla scuola all’assistenza ad anziani e disabili; possono aiutare a gestire i problemi della mobilità e del traffico. Essere amici delle persone comuni e non dominatori. In una dimensione cittadina come quella di Varazze ci sono alte possibilità che questo incontro possa avvenire, ma bisogna lavorarci con determinazione"
"Il mio impegno sarà rivolto in primo luogo a questo obiettivo: costruire collaborazioni di rete, sinergie tra pubblico e privato, tra operatori di diversi settori per fare si che le opportunità delle nuove tecnologie, nella nostra comunità servano veramente a migliorare la vita dei cittadini. Ho parlato di pendolari e voglio comunque ricordare che bisogna partire con una priorità concreta: il trasporto pubblico non è adeguato, soprattutto quello ferroviario, non abbiamo una stazione dotata dei servizi essenziali e il servizio dei treni paga il fatto che non siamo considerati nell’area metropolitana e che siamo saltati dagli Intercity e non solo da quelli. Bisogna studiare delle alternative, valutare gli argomenti da portare con determinazione a Rete Ferroviaria e Trenitalia per cambiare questa situazione".
"In questa visione vedo anche le premesse per perseguire effettivamente, anche in una realtà locale, la lotta alle disuguaglianze e all’esclusione, che assume sempre più rilievo per le forze progressiste. I miei obiettivi i progetti su cui intendo lavorare sono mirati a creare condizioni di accesso alla istruzione e alla formazione qualificata, al lavoro e all’assistenza per tutti in condizioni di uguaglianza, sostenendo in particolare chi è più fragile e parte da condizioni di svantaggio. Associare tecnologia ai bisogni sociali e alla vita delle comunità, è una delle strade perché, anziché portare alla riduzione dei posti di lavoro, l’innovazione possa creare opportunità di occupazione. In questo prendo come punto di riferimento una riflessione che ha qualcosa a che fare con Varazze. Mi riferisco al Forum Disuguaglianze Diversità promosso dalla Fondazione Lelio e Lisli Basso, che ha recentemente presentato “15 proposte per la giustizia sociale”. Tutte queste proposte hanno un orizzonte non certo locale, ma alcune possono essere “declinate” nella nostra situazione e sviluppate con il contributo dell’amministrazione comunale. E’ noto il legame di Lelio Basso con Varazze, che gli ha intitolato lo scorso anno la sala del consiglio comunale. Sarà una fonte di ispirazione, su questo progetto specifico, come sul fondamento democratico, antifascista, costituzionale che ha l’esperienza politica e amministrativa cui ho deciso di aderire, che ha deciso di porsi un altro punto di riferimento. Il mandato che inizia, terminerà nel 2024, in coincidenza con il centenario dell’ assassinio di Giacomo Matteotti, altro grande italiano con cui la comunità di Varazze ha stretto un forte legame".
"Con Bozzano abbiamo discusso di come preparare già negli anni precedenti quell’evento, non come cerimonia, ma occasione di approfondimento e diffusione degli argomenti e delle pratiche per rendere la democrazia inattaccabile" conclude Giacobbe.
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