“L’area di crisi complessa dimostra l’assenza di una politica industriale. In Italia abbiamo diverse zone di crisi complessa dove ci sarebbero interessi di investimento che non vengono sbloccati. È paradossale trovarsi davanti alla contraddizione di voler sviluppare nuove attività e nel contempo affossare quelle che già esistono. È ora di ragionare sullo sviluppo del territorio”. Con queste parole il Segretario Generale della Cgil Maurizio Landini ha esposto tutta la sua preoccupazione per i rallentamenti dell’Area di Crisi Complessa del savonese che ha visto escluse dal bando di Invitalia prima Apm Terminal poi Pegaso System, Carbongraph e Zincol Ossidi.
Landini ha concluso con un suo lungo intervento questa mattina le celebrazioni del 118° anno della nascita della Camera del Lavoro di Savona – che venne fondata l’8 Aprile del 1901 con l’assemblea costitutiva tenutasi al teatro Chiabrera e che vide la partecipazione e l’adesione delle diverse leghe e sindacati di mestiere già presenti sul territorio.
Durante l’iniziativa che si è svolta nell’Aula Magna della scuola Edile di Savona, si sono susseguite, prima la relazione del Segretario Provinciale Andrea Pasa e successivamente gli interventi delle delegate, dei delegati e dei segretari di categoria.
Non poteva mancare nel suo discorso un passaggio fondamentale sulla difficilissima situazione che stanno vivendo i lavoratori di Piaggio Aerospace e Bombardier: “Sono previsti due incontri molto importanti, il 19 e il 24 aprile, per quello che riguarda Bombardier. C’è la possibilità di tutelare le commesse che erano previste. Su Piaggio Aerospace si tratta di un’azienda strategica, credo che non sia tollerabile questo continuo rinvio. Serve un piano industriale degno di questo nome, che tuteli sul territorio competenze di valore nazionale”.