"Dopo aver letto le parole inquietanti della prima dichiarazione del Sindaco, concentrate esclusivamente sulle abilità (assai discutibili) dell’ex vice Sindaco – travolto dalla vicenda Azimut - senza il minimo accenno al dramma che stava emergendo e che ha coinvolto decine di famiglie, molti cittadini si sono chiesti del perché di questo comportamento" commenta in una nota Francesco Riccobene, capogruppo di Adesso Spotorno.
"Infatti, è pur comprensibile che un sindaco esprima parole di lode per un suo collaboratore che decide un’altra strada, altra cosa e dilungarsi nell’elenco delle attività svolte, all’ombra di una tragedia economica che, come era chiaro a tutti, si stava abbattendo sul paese. Lo stesso trattamento non hanno avuto gli altri due assessori dimessisi, Giulia Moretti e Davide Delbono, liquidati con un frettoloso ringraziamento, dopo che i due assessori avevano scritto una pesantissima lettera nella quale mettevano in rilievo una serie rilevante di critiche all’operato del Sindaco – verticismo, incomunicabilità, scelte di bilancio sbagliate, ecc. – e che le loro dimissioni erano conseguenti anche a quella dichiarazione".
"Dichiarazione che, se traguardata con attenzione, assume un rilievo superiore mettendo in evidenza, non solo quella mancanza di sensibilità nei confronti dei tanti cittadini coinvolti, associati e rinchiusi nel “problema personale”, ma che sottolinea il tentativo di limitare l’importanza della cupa vicenda, spostando l’attenzione sulle “cose fatte” dal suo vice. Come dire, quello sì che ha un valore, il resto... E quando, dopo ben cinque giorni di proteste da parte dei cittadini e delle minoranze, il sindaco decide di scrivere una frase riparatrice strappata a forza, scivola nuovamente in una glorificazione della straordinaria opera di questa amministrazione; 'la toppa peggio del buco!'".
"Ed ecco nuovamente la domanda, perché? Che bisogno vi era di declassare nuovamente l’evento, quasi si fosse infastiditi da fatto che fosse emerso in tutta la sua tragicità - prosegue - Di più, dopo una settimana, non abbiamo notizia di alcuna iniziativa amministrativa di supporto alle persone, che si sono trovate, da un giorno all’altro, con i propri risparmi volatilizzati, mentre i social ci restituiscono annunci di nuovi incarichi di giunta e foto spensierate, come se si fosse all’inizio di un nuovo corso amministrativo e che quanto incombe sul paese non sia percepito come un problema. Anzi".
"Gli organi competenti faranno il loro corso, ma di fronte ad uno degli eventi più tragici della storia di Spotorno, la sensazione che avvolge il paese e che nulla possa intaccare lo scudo di presunzione e protagonismo del Sindaco e dell’amministrazione o di quella quello che ne resta. Nessuna riflessione autocritica, nessuna presa di distanza da quanto successo al suo vice, nessuna parola di spiegazione per le dimissioni dei suoi due assessori che non solo erano i più votati, ma che avevano dimostrato, al di là delle opinioni che ci differenziavano, qualità e capacità amministrative. Niente di niente".
"Ed in questo clima surreale e, per certi versi, grottesco, il silenzio del PD locale – da cui si è dimesso il segretario Delbono - dimostra la totale lontananza dal paese reale, arroccato com’è nella strenua e silente difesa di un’amministrazione sempre più fragile - conclude - Meglio sarebbe che questa farsa termini e che il Sindaco decida di fermarsi qui".