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Attualità | 09 aprile 2019, 16:50

Quiliano parte civile nel processo Tirreno Power? Sindaco Ferrando: "Non lo escludo, abbiamo tempo, ma l'interrogazione potevano presentarla prima"

Tensioni all'interno del consiglio comunale quilianese tra il sindaco Ferrando e il consigliere, candidato primo cittadino Isetta

Quiliano parte civile nel processo Tirreno Power? Sindaco Ferrando: "Non lo escludo, abbiamo tempo, ma l'interrogazione potevano presentarla prima"

"Perchè il comune di Quiliano non si è costituito parte civile nel processo Tirreno Power?". Questo il tema dell'interrogazione presentata ieri sera dal consigliere di minoranza Nicola Isetta e che ha visto accendersi gli animi all'interno del consiglio comunale quilianese.

Il sindaco Alberto Ferrando tramite la lettura di un approfondimento tecnico, svolto col supporto della consulenza legale dell'Ente comunale ha specificato alcuni dettagli, riguardanti la possibilità futura di costituirsi parte civile (si sono costituiti il Ministero dell'Ambiente, una cinquantina di cittadini e le associazioni ambientali): " Il Codice Civile prevede che, per il tipo di reato in argomento, i termini di prescrizione dell'azione civile coincidano con i termini di prescrizione del reato, pertanto anche per un'eventuale azione civile i termini di prescrizione risultano essere pari a 12 anni dal momento della cessazione del reato, avvenuta col sequestro della centrale nel 2014. Qualsiasi titolare di un interesse risarcitorio deve comunque agire civilmente, o all'interno del processo penale costituendosi parte civile, o attraverso un'azione civile mirata attivata entro i termini di prescrizione. In entrambi i casi comunque il risarcimento ha luogo se durante il procedimento si dimostrano sia il danno subito che la responsabilità di esso a carico degli imputati".

"Quindi il non costituirsi parte civile da parte degli Enti territoriali interessati, si configura come una posizione di attesa che non pregiudica in alcun modo l'interesse degli stessi ad una eventuale azione risarcitoria civile, peraltro attivabile, a queste condizioni, anche in caso di assoluzione degli imputati dal processo penale. Pertanto, evidenziando che la mancata costituzione di parte civile da parte degli Enti territoriali interessati non influisce in alcun modo sull'esito del procedimento penale, qualora al termine di esso si ravvisino responsabilità a carico degli imputati e sussistano le condizioni necessarie, gli Enti territoriali interessati potranno comunque intraprendere un'azione civile risarcitoria mirata".

Ad accendere la discussione e la rabbia del consigliere Isetta, il riferimento alla presentazione dell'interrogazione proprio in periodo di campagna elettorale, nel quale l'ex sindaco dal 2004 al 2009, è coinvolto in questa tornata come candidato: "Se l'interrogazione fosse stata presentata prima della prima udienza probabilmente non sarebbe cambiato nulla ma avremo capito l'istanza, sembra quasi una 'mossa' elettorale. Gli interessi della comunità sono salvaguardati, la possibilità di costituirsi parte civile c'è" dice Ferrando.

"Rimaniamo quindi in attesa di verificare la parte processuale in corso - continua Isetta - noi abbiamo espresso le nostre considerazioni, che non ci soddisfano".

Luciano Parodi

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