Martedì 9 Aprile nella sala conferenze De Mari di Palazzo Gavotti, Piazza Chabrol 1, il Museo della Ceramica di Savona presenta "Connessioni in ceramica: dalle vespe vasaie alla stampa 3D".
Mattino: preview per le scuole Pomeriggio: ore 17.00 presentazione al pubblico.
Con la collaborazione di Dominique Zimmermann (entomologa, curatrice al Museo di Storia Naturale di Vienna), Simonetta Fadda (artista), Jorge Hernandez (ceramista), Enrico Perrucci (WASP) e del Goethe-Institut Genua. Direzione artistica: Tiziana Casapietra
Presentazione
Martedì 9 Aprile 2019 si terrà la presentazione del progetto interdisciplinare “Connessioni in ceramica: dalle vespe vasaie alla stampa 3D” che coniuga entomologia, arte contemporanea, tradizione ceramica e ricerca scientifica e tecnologica. Al mattino, il progetto verrà proposto in anteprima agli studenti delle scuole. Nella sala conferenze De Mari di Palazzo Gavotti si terrà alle ore 17.00 la presentazione al pubblico del progetto. Tutte le figure coinvolte, artisti, ceramisti, entomologi e tecnici informatici, saranno presenti e illustreranno il loro apporto al progetto. Seguirà, nelle sale espositive del Museo, una visita all’installazione dedicata alla valorizzazione del lavoro delle vespe e allo spazio dove è installata la stampante 3D. In questa occasione verrà presentato al pubblico anche il nuovo laboratorio del Museo della Ceramica che coniuga la lavorazione tradizionale dell’argilla alla sperimentazione legata all’utilizzo delle tecnologie digitali. Ingresso libero.
Il progetto
Tutto parte dall’osservazione di due particolari tipologie di vespe, le Sceliphron (comunemente dette vespe muratrici) e le Eumenes (vespe vasaie). Entrambi esemplari solitari, costruiscono nidi in argilla in cui depositano il proprio uovo e una scorta di cibo per la larva. Ideato per sollecitare un confronto tra discipline diverse “Connessioni in ceramica” intreccia il lavoro di figure e realtà differenti: dalle vespe all’artigiano ceramista, dall’artista visivo all’entomologo fino ad arrivare al coding per la stampante 3D che lavora l’argilla ispirandosi proprio a questo tipo di vespe. Si parte dalla natura, si passa attraverso artigianato, arte contemporanea e scienza, per arrivare a una tecnologia che imita la natura attraverso i codici informatici. Abbattendo le barriere esistenti tra diversi ambiti di studio questo progetto ha anche lo scopo di raggiungere pubblici trasversali e diversificati.
“Connessioni in ceramica” prende avvio dall’opera Nido di Vespa del ceramista Jorge Hernandez che da anni colleziona i nidi in argilla di vespe vasaie e muratrici raccolti in tutto il mondo. Per preservarli nel tempo, renderli meno fragili e farli conoscere al pubblico, Hernandez ha deciso di cuocerli ed esporne una parte al Museo della Ceramica di Savona.
L’installazione dei nidi è accompagnata dall’opera video Sono Vespa dell’artista Simonetta Fadda. L’opera mostra la geometria di queste piccole architetture fatta di cerchi concentrici, delle specie di spirali simili ai movimenti in volo delle vespe. Per questo, il video è fatto di una serie di avvicinamenti e intrusioni: la telecamera spazia sulla superficie e cerca di entrare nei pertugi, poi lo sguardo naufraga nella materia osservata, confondendosi.
Scienza, arte e ceramica si incontrano nel progetto attraverso il coinvolgimento dell’entomologa Dominique Zimmermann, curatrice al Museo di Storia Naturale di Vienna e specializzata nello studio di questo tipo di insetti. Invitata dal Museo della Ceramica a parlare a nome della vespa, Zimmermann ne illustrerà particolarità e fattezze e spiegherà il loro metodo di costruzione dei nidi in argilla.
Il progetto si chiude con la stampante 3D. Di recente dotazione del nuovo laboratorio del Museo è infatti una stampante 3D dell’azienda italiana Wasp che trae il suo nome proprio dalla vespa che lavora l’argilla. Osservando l’insetto all’opera e rendendosi conto di come nessun uomo sarebbe stato in grado di replicarne l’operato, i fondatori dell’azienda hanno deciso di creare stampanti che utilizzassero la tecnica di lavorazione dell’argilla delle vespe.
Moderati dalla Direttrice del Museo Tiziana Casapietra, durante la presentazione di “Connessioni in ceramica” tutte le figure coinvolte interverranno per spiegare il loro apporto a un progetto che ha inteso guardare da più punti di vista — ceramico, artistico, scientifico e tecnologico — i prodotti in argilla di una comune vespa.
Questo studio ci ha permesso inoltre di conoscere e valorizzare l’intenso lavoro di un infaticabile insetto, normalmente ritenuto inutile, insignificante e fastidioso. Nell’epoca dell’ipervisibilità, l’irrilevanza sociale del lavoro invisibile sono temi più che mai attuali.
Il Museo della Ceramica di Savona
Il palazzo oggi sede del Museo della Ceramica di Savona, sorse nel Medioevo e nel 1479 divenne sede del Monte di Pietà per volere del Papa savonese Sisto IV. Questo papa, nato a Savona, è noto per aver commissionato la costruzione della Cappella Sistina a Roma, chiamata in questo modo in suo onore. All’interno del Museo sono oggi esposte più di un migliaio di opere che documentano la secolare tradizione ceramica di Savona e della vicina Albisola. I momenti più importanti di questa tradizione sono stati caratterizzati da una grande apertura delle manifatture di ceramica del territorio verso altre culture, dalla contaminazione di stili e dalla predisposizione alla sperimentazione. A questo proposito ricordiamo, tra tutte, le esperienze del secondo ’900, quando artisti come Lucio Fontana, Piero Manzoni, Wifredo Lam e Asger Jorn conobbero e sperimentarono il materiale ceramico in collaborazione con le manifatture locali, producendo opere esposte nei più importanti musei del mondo.