Politica - 05 aprile 2019, 20:00

Finale Ligure Viva: "Da ripensare completamente il sistema di raccolta differenziata a San Bernardino"

Tripepi e Colombo: "Questo quartiere era la 'piccola Svizzera' di Finale, ora è troppo trascurato"

Arriva la bella stagione (nonostante i pochi episodici fenomeni di maltempo dei giorni scorsi) e si ripopolano così i quartieri residenziali turistici dei vari Comuni della Riviera Ligure.

Tra questi San Bernardino, nell’entroterra di Finale Ligure. E a tal proposito sono giunte alla nostra redazione alcune segnalazioni di proprietari di seconde case insoddisfatti del servizio di raccolta differenziata. Ci siamo recati per un sopralluogo ed abbiamo potuto constatare con i nostri occhi da una parte i sacchi della spazzatura davanti ai cancelli di condomini e villette, sicuramente pratici per il passaggio di raccolta ma al tempo stesso piuttosto antiestetici in un quartiere da sempre considerato di pregio. Dall’altra imponenti batterie di bidoni rischierate sotto le case.

Commenta Maria Gabriella Tripepi, la candidata sindaco di Finale Ligure Viva che proprio nella serata del 5 aprile ha organizzato un incontro con gli abitanti delle zone di San Bernardino e di Monticello: “Quando mi sono trasferita in Liguria dalla Lombardia il mio primo alloggio è stato proprio nella zona di San Bernardino. E ne ero innamorata, la chiamavo con affetto ‘la mia piccola Svizzera’, perché era pulita, colorata, piena di fiori, avevamo una discoteca e alcune attività commerciali. Oggi non la riconosco più.

Vedo ancora a bordo strada i rami spezzati e i cumuli di terra dell’ultimo picco di maltempo di fine ottobre".

Alle parole di Gabriella Tripepi fanno eco quelle di Sergio Colombo, titolare del ristorante “Cucco” proprio a San Bernardino, consigliere capogruppo uscente di Finale Ligure Viva e candidato per la prossima tornata elettorale. Commenta Colombo: “Il porta a porta non sta funzionando. È antiestetico e scorre in maniera troppo poco fluida. In virtù della mia attività, sia politica sia commerciale, conosco tutti o quasi i residenti della zona e avendone parlato con loro so che sarebbero tutti pienamente favorevoli alla prossimità. Soprattutto per chi ha la seconda casa, poter gestire in maniera autonoma l’accesso alle ecoisole toglierebbe dall’impiccio di rispettare le turnazioni nel porre il sacchetto fuori casa per quando ci si trova a essere di passaggio solo un giorno o due”.

Redazione