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Attualità | 03 aprile 2019, 08:02

"Cairo come Savona", l'Enpa chiede al sindaco di modificare l'ordinanza sulle deiezioni canine

La Protezione Animali si scaglia contro l'obbligo della bottiglietta e il divieto di far abbeverare i cani nelle fontane pubbliche.

"Cairo come Savona", l'Enpa chiede al sindaco di modificare l'ordinanza sulle deiezioni canine

Delusione dei volontari della Protezione Animali savonese per la recente ordinanza del sindaco di Cairo Montenotte sulle deiezioni canine.

Affermano dall'Enpa: "L’anno scorso avevano plaudito alle sue iniziative su questo problema: riunioni preventive, dibattiti e dialogo con la cittadinanza, campagne pubblicitarie coinvolgenti, inviti e sensibilizzazione prima delle multe; ed un occhio di riguardo alla parte sanzionatoria: ammonizione la prima volta che il maleducato veniva sorpreso, daspo urbano nelle zone più critiche per i renitenti seriali e incremento della sanzione per le violazioni successive; e funzionali ed efficaci controlli, in borghese e in orari particolari, per sorprendere i maleducati. C’è da riconoscere che il Comune aveva anche tentato di coinvolgere le associazioni animaliste nei controlli diretti dei maleducati ma, per diversi motivi, non ultimi l’indisponibilità di alcune e l’impossibilità di altre per il gran lavoro già svolto da sempre pochi volontari, l’iniziativa non era andata a buon fine."

Si continua: "La nuova norma è un deludente allineamento a quelle di Savona e di altri comuni della Valbormida, come la recente di Roccavignale, con l’introduzione dell’obbligo della bottiglietta d’acqua, umiliante fardello per i proprietari di cani, che servirà solo a diluire ed espandere l’urina canina, rischiando di far scivolare le persone con problemi visivi e di deambulazione; tropo duro poi, così come è stato scritto, il divieto secco di “far abbeverare i cani nelle fontane pubbliche”; era meglio stabilire che i cani non devono venire a contatto diretto con il rubinetto e che il conduttore deve usare una ciotola o l’incavo delle mani per abbeverarli."

Enpa chiede al sindaco di modificare conseguentemente l’ordinanza e di definire meglio e mitigare gli altri divieti (guinzaglio e pulizia), perché ora colpiscono indistintamente tutti i proprietari di cani e non solo, giustamente, i maleducati. L’associazione sollecita inoltre l’adozione di un organico regolamento comunale sulla tutela degli animali in città e mette a disposizione la propria lunga esperienza con bozze già proposte ed approvate in diversi comuni d’Italia tra cui, in provincia, Spotorno, Stella, Cosseria, Urbe e Boissano.  

comunicato stampa

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