La Federazione regionale del Partito Democratico ha deciso: no agli accordi con il centrodestra alle elezioni comunali di Varazze.
Dopo l'assemblea provinciale di lunedì sera a Savona, in cui è stato trattato il tema prima dell'unità di intenti come da dicktat del nuovo segretario nazionale Nicola Zingaretti e poi la situazione varazzina per le amministrative, la palla era passata al Pd regionale che ha portato una parte dei dem a fare un passo indietro circa l'appoggio al candidato sindaco Alessandro Bozzano sostenuto dal presidente della Regione Giovanni Toti e dal senatore Francesco Bruzzone.
E come preannunciato è pronta a scendere in campo una quinta lista di centrosinistra che avrà tra i propositori gli attuali consiglieri di minoranza Paola Busso e Davide Petrini e che andrà a sfidare il sindaco uscente Alessandro Bozzano, Enrico Caprioglio, Massimo Lanfranco e Antonio Ghigliazza: "Ce lo sta chiedendo la città, non si può accettare che ci siano tre liste di centrodestra e il M5S. Non viene rappresentato il mondo del centrosinistra, è un'idea che parte dal basso" spiega Petrini.
Il nome del candidato sindaco, al momento non però una priorità: "Non intendiamo decidere in una stanza chiusa il nome, abbiamo a disposizione una rosa di candidati e nelle nostre file ex amministratori. Il nostro percorso non parte con le candidature, parleremo prima dei programmi" continua Petrini. "Cercheremo in tutti i modi di sanare la frattura che si è venuta a creare, sarà motivo di confronto" conclude l'attuale consigliere di minoranza.
"E’ emerso in modo inequivocabile che la scelta dopo la riunione di ieri sera è di partecipare ad una lista civica, come si era già orientato il circolo di Varazze. Quindi non ci saranno liste targate PD. La riserva espressa dalla federazione e soprattutto dal regionale ha riguardato l'effettivo carattere civico della amministrazione Bozzano e della prossima candidatura. Il circolo ritiene che , per i punti programmatici e per le caratteristiche della lista che abbiamo proposto, questo obiettivo nei fatti sia già stato raggiunto e semmai debba essere reso più esplicito" spiega Carlo Giacobbe del PD di Varazze.
"Come ha efficacemente sostenuto Simone Farello, della segreteria regionale intervenuto alla riunione, occorre che prima e dopo il voto, la lista non possa essere ascritta nella tabellina di quelle schierate con il centro destra che governa la Regione. Ritengo che i caratteri di autonomia della lista e di indipendenza del sindaco sul piano politico siano non solo condizioni, ma punti di forza di una proposta rivolta ai cittadini di Varazze e che questo possa essere chiarito in modo inequivocabile. D'altra parte, una amministrazione locale, anche quando nascesse da una lista con una connotazione politica esplicita, non è né allineata, né all’opposizione di una amministrazione regionale, ma deve con essa misurarsi con autonomia e l’ autorevolezza che le derivano dalla sintonia con i propri cittadini" conclude Giacobbe.