Specie animali “aliene” che da ambienti oceanici tropicali si sono spostate nei nostri mari. Cetacei che vengono trovati spiaggiati con quintali di plastica nell’apparato digerente. Intere “isole artificiali” di polimeri non biodegradabili che galleggiano nell’Atlantico.
Dal “Global warming” all’inquinamento, questi sono solo alcuni degli scenari che si presentano quotidianamente ai nostri occhi nei giorni nostri e, purtroppo, la situazione non è reversibile ma solo minimamente arginabile: dal 2035 l’umanità potrebbe essere “l’intruso” del pianeta, dal 2050 diventa difficile fare previsioni di sopravvivenza per noi “bipedi senzienti” ma anche per tantissime specie animali e vegetali.
Di tutto questo e di molto altro si è parlato nell’evento per le scuole dal titolo “Giovani per l’Ambiente”, organizzato dal Festival Internazionale dell’Ambiente e della Sostenibilità “Anello Verde” all’Auditorium di Santa Caterina a Finalborgo. Questo è stato uno tra i molti eventi collaterali svoltisi a partire da giovedì scorso nell’ambito della rassegna “green & smart” finalese.
Auditorium letteralmente gremito da ragazzi attenti e partecipi e tanti relatori avvicendatisi sul palco, ognuno con la sua testimonianza. Questo incontro, sia ben chiaro, non si è svolto in una giornata a caso: il 22 marzo, infatti, ricorre la Giornata Mondiale dell’Acqua. E tutto parte da lì: è dall’acqua che nasce la vita.
Noi di Savonanews abbiamo raccolto le testimonianze di alcuni relatori.
Come è cambiato il modo di “fare pesca” in Liguria negli ultimi anni? Ne parliamo con Paolo Bernat dell’Osservatorio Ligure Pesca e Ambiente:
Oggi è ancora possibile parlare di “pesca sostenibile”? Il commento di Andrea Molinari, Osservatorio Ligure Pesca e Ambiente:
Nella Giornata Mondiale dell’Acqua, fondamentale il contributo del Forum dei Movimenti per l’Acqua. Con Roberto Melone di ABC – Acqua Bene Comune parliamo di tutti quei piccoli ma vitali comportamenti “virtuosi” che ogni giorno dovremmo tenere:
Dall’acqua al ghiaccio: lo scioglimento delle calotte polari quanto influisce sui nostri luoghi del Mediterraneo? Ne parliamo con Leonardo Parigi di Osservatorio Artico:
Da non sottovalutare il contributo all’evento dato dalle scuole: qui vediamo la giovane Astrid, del Liceo finalese “Arturo Issel”, che illustra le basi del progetto condotto dal suo istituto: