Don Luigi Ciotti ha individuato il bersaglio al quale la Fionda dei Fieui di caruggi di Albenga indirizzerà le offerte ricevute in occasione del Premio che gli verrà consegnato da Antonio Ricci venerdì 22 marzo al Teatro Ambra, da tempo sold out.
Serviranno a finanziare i progetti di cooperazione internazionale del Gruppo Abele in Costa d’Avorio. Da quarant’anni infatti il Gruppo Abele, fondato da don Ciotti appena ventenne, si è aperto al mondo intero con progetti internazionali per alleviare povertà, disagio, ignoranza, fame.
In particolare in Costa d’Avorio, nell’Africa subsahariana, opera con diverse attività sociali, educative, culturali e sportive rivolte soprattutto a contrastare la tratta e lo sfruttamento di esseri umani. Pertanto tutte le offerte già raccolte dai Fieui di caruggi, unite a quelle che ancora arriveranno, saranno immediatamente devolute a tale finalità. Negli anni la Fionda di legno, simbolo ormai riconosciuto della città delle torri, ha distribuito somme consistenti per aiutare Enti o Associazioni che si occupano dei gravi problemi della nostra epoca: da Emergency alla Fondazione Exodus, da Doppia Difesa ai Terremotati dell’Italia centrale, dalla Comunità di San Benedetto al Porto a P.U.P.I per i bimbi poveri dell’Argentina.
Sarà invece destinato al comprensorio albenganese il ricavato di CorriAMO la fionda, l’attesissima corsa-passeggiata per le vie ingaune che si svolgerà domenica 7 aprile, con l’organizzazione di Albenga Runners e dei Fieui di caruggi in collaborazione con il Comune di Albenga.
Le iscrizioni stanno proseguendo a ritmo sostenuto e fanno prevedere che si supererà il record dello scorso anno: 2300 partecipanti. Cifre altissime se confrontate con manifestazioni ben più note che si svolgono in città importanti per dimensioni e numero di abitanti.
Le somme raccolte serviranno a dare un contributo alla U.I.L.D.M. (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare) per l’acquisto di un pulmino necessario per gli spostamenti degli assistiti e a fornire alla P.A. Croce Bianca due importanti attrezzature sanitarie: una sedia motorizzata per il trasporto di malati lungo le scale e una particolare lettiga-barella in sostituzione di un’altra ormai obsoleta e non idonea.