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Politica | 14 marzo 2019, 18:30

Savona, no al Ddl Pillon, donne in consiglio comunale con mantello e copricapo, sindaco Caprioglio: "Va rivisto il decreto"

La prima cittadina si schiera contro il ddl Pillon, la Lega savonese invece appoggia la riforma sul diritto di famiglia presentata dal senatore del Carroccio

Savona, no al Ddl Pillon, donne in consiglio comunale con mantello e copricapo, sindaco Caprioglio: "Va rivisto il decreto"

Mantello e copricapo per dire no al Decreto Pillon. 11 donne questo pomeriggio sono arrivate in consiglio comunale a Savona vestite da ancelle in occasione della presentazione del capogruppo consiliare di "Rete a Sinistra" Marco Ravera, di un ordine del giorno in consiglio comunale che si schiera contro il ddl 735 Pillon appoggiato dal sindaco Ilaria Caprioglio.

"Il senatore leghista Simone Pillon, nel suo disegno di legge esprime un'idea di famiglia patriarcale, confessionale e immutabile nel tempo che risale agli anni '50 ed è assolutamente fuori tempo. La sua visione dei rapporti familiari e del ruolo delle donne sottomesse all'uomo, viste come mogli, madri, angeli del focolare è assolutamente inaccettabile" dice il consigliere Ravera.

Un cambio delle leggi su separazione, divorzio e affido condiviso dei minori, su cui si è espresso favorevolmente il capogruppo della Lega Matteo Venturino, che però sono state contestate da più parti politiche e dagli avvocati a livello nazionale e nel caso savonese da "Rete a Sinistra" e dal Partito Democratico.

"Un decreto di legge ingiusto, deve essere tolto. Non va perfezionato ma ritirato e tutti quelli analoghi e simili, non tengono in considerazione che non si parla di privilegi ma di diritti. La bigenitorialità ci sarà solo quando le donne avranno uguali diritti rispetto agli uomini" dice Barbara Pasquali, capogruppo Pd in consiglio comunale.

"Questo progetto costituisce una violenza nei confronti delle donne e dei bambini volendo smantellare i diritti conquistati dalle lotte delle donne dagli anni '70 Noi, donne di Rete a Sinistra, approviamo e sottoscriviamo pienamente l'iniziativa e decidiamo di vestirci da Ancelle (di Margaret Atwood)" spiegano da Rete a Sinistra.

"L'istituto della mediazione familiare in Italia ha fallito, è l'ennesimo paletto, mi spaventa la figura del coordinatore e del piano genitoriale oltre all'alienazione genitoriale - continua il sindaco Ilaria Caprioglio, ex avvocato, che ha spiegato il decreto in sintesi - Bisogna arrivare alla bigenitorialità ma accolgo l'ordine del giorno perchè va totalmente rivisto il decreto, non si può accogliere un disegno di legge simile".

Con 18 voti a favore, 8 contrari e un astenuto, l'ordine del giorno è stato approvato.

Luciano Parodi

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