Gentile Direttore,
il “Global Climate Strike For Future” di domani 15 marzo ci ricorda l’obiettivo europeo di spostamento dalla gomma alla rotaia del traffico merci a lunga percorrenza: 30% al 2030, 50% nel 2050. Poiché a Ventimiglia e nel Ponente siamo poco sopra lo 0%, ed un parametro determinante per l’attrattività delle linee ferroviarie, vocato alle merci pesanti, è la quota di valico, allarghiamo lo sguardo sulle Alpi Occidentali:
al Frejus la linea storica valica 1295 m slm, all’interno di un tunnel lungo 13,6 km;
la nuova TAV salirebbe a circa 730 m slm, all’interno di un tunnel lungo circa 57 km;
la magnifica Cuneo-Nizza(Ventimiglia) valica sotto il Tenda a 1040 m slm (300m più in basso del tunnel stradale) all’interno di una galleria lunga oltre 8 km (già larga, per 2 binari: il suo utilizzo in modalità mista ferroviaria – stradale farebbe risparmiare 300+300 m di dislivello a tutti i veicoli);
anche se si è già realizzato il raddoppio ferroviario ad Imperia, ricordiamo che una linea da qui diretta in Val Tanaro valicherebbe poco sopra i 721 m slm della stazione di Ormea (circa come la TAV);
è ancor più doveroso e di attualità evidenziare che un valico dalla nuova stazione di Bastia d’Albenga avrebbe le gallerie tutte ad un solo spiovente (condizione più favorevole per la sicurezza rispetto a tutti i valichi sopradetti) e raggiungerebbe l’ampio piazzale della stazione di Garessio alla quota massima di soli 584 m slm: 150 m più in basso della TAV !
Staccare dal raddoppio ligure di Ponente una linea per il traffico verso la pianura padana eviterebbe a molti treni merci il giro fino a Savona o Genova, lasciando ai porti liguri la piena disponibilità dei valichi ferroviari di S.Giuseppe di Cairo, Turchino e Giovi.
L’opzione di collegamento del Raddoppio Ligure di Ponente con la ferrovia dell’Alta Val Tanaro merita quindi di essere presa in seria considerazione; persa tale chance ad Imperia, è in Albenga l’ultima opzione di collegamento verso la Pianura Padana: attraverso le Alpi Liguri si possono far meglio rientrare i miliardi già investiti da Ventimiglia ad Andora, realizzando la tratta Bastia d’A.- Garessio assieme alla Bastia d’A - Andora (scalo merci ortofrutticolo), mentre si rivedono o si confermano i lotti sino a Finalmarina.
L’inattività di scali merci tra Ventimiglia e Savona, i disagi dei pendolari e la disaffezione dei passeggeri alle nuove stazioni malamente collegate al litorale dimostrano la necessità di non considerare il Raddoppio ferroviario di Ponente come un semplice “spostamento” e cannibalizzazione dell’originario sedime, ma come una formidabile opportunità di integrare vari modi di trasporto (comodi bus verso l’entroterra, bicicletta e tram costieri, ferrovia capace e veloce), ammodernare il Ponente e rendere efficiente la rete ferroviaria del Nord-Ovest.
S.Sibilla (pres. Comitato Treno Alpi Liguri)