Multedo, il Municipio VII Ponente chiede a Tursi e ad Arpal di adottare un nuovo sistema di misurazione per le emissioni atmosferiche e i miasmi.
Il documento, nella forma della mozione (ex articolo 39), è stato approvato all’unanimità nel corso dell’ultimo Consiglio Municipale, dove peraltro la questione dei depositi costieri di materiale chimico e petrolchimico è stata preminente.
La mozione avente per oggetto ‘Misurazione miasmi a Multedo’ è stata presentata dai gruppi consiliari di maggioranza, Partito Democratico, A Sinistra e Lista Crivello. Ispiratore, il consigliere di A Sinistra Filippo Bruzzone, che su emissioni e centraline per il rilevamento della qualità dell’aria ha incentrato buona parte dell’attività del suo mandato.
Il nuovo metodo di misurazione si chiama, nello specifico, Sistema Dräger. “Si tratta - afferma Bruzzone - di un dispositivo di misura dotato di chip. È uno dei sistemi di rilevazione portatili più precisi ed affidabili attualmente sul mercato, per la misurazione istantanea delle concentrazioni di gas”.
Il ‘Dräger’ è costituito da un analizzatore elettronico e chip specifici per sostanza. I 10 capillari su ciascun chip contengono un sistema di reagenti nato da più di 60 anni di esperienza nella colorimetria. Sono disponibili più di 55 chip specifici per gas. I risultati di 50 misure possono essere salvati su di un supporto di memorizzazione integrato nell’analizzatore insieme agli altri dati di rilevanza, come ad esempio i gas misurati, la loro concentrazione, data, ora e luogo di misurazione.
Secondo il testo della mozione, si tratta di “strumenti per una veloce e trasparente rilevazione di odori”. Questo anche perché il Municipio VII Ponente intende “approfondire il tema delle emissioni atmosferiche in un’apposita commissione e quindi la misurazione con Sistema Dräger ha carattere prodromico all’istruttoria della commissione stessa”.
Per questo, il Consiglio Municipale chiede al presidente del VII Ponente Claudio Chiarotti e alla giunta municipale di “verificare se Arpal abbia a disposizione suddetta strumentazione e, in caso positivo, di prendere contatto con le funzioni preposte per attuare i rilievi, in modo da rendere pubbliche le date dei rilievi stessi”.
I consiglieri municipali, infatti, ritengono che “il quartiere di Multedo soffre da tempo a causa di numerose servitù industriali e che le suddette servitù provocano una difficile convivenza con la cittadinanza. Inoltre, in più occasioni i cittadini hanno lamentato problematiche relative a miasmi e la tutela della salute è un diritto costituzionalmente garantito”.
Intanto, prosegue la raccolta di firme per dire definitivamente no alla presenza dei depositi costieri a Ponente, rigettando con forza anche l’ipotesi di un loro dislocamento nel porto di Pra’ attraverso la creazione di un nuovo riempimento. Le sottoscrizioni hanno superato quota cinquemila e si andrà avanti sino alla convocazione del prossimo Consiglio di Municipio che, in base a una proposta votata dalla maggioranza e dal Movimento 5 Stelle (con l’astensione delle liste di centrodestra), si dovrà svolgere o davanti a Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, o davanti a Palazzo San Giorgio, sede dell’Autorità di Sistema Portuale.