Politica - 01 marzo 2019, 12:58

Incendi e rifiuti, Danilo Bruno (Verdi): "La situazione deve apparire in tutta la sua gravità"

Noi Verdi chiediamo ovviamente il massimo sforzo nelle indagini e l'utilizzo di strumenti adeguati alle necessità, nel contempo però servono risposte politiche urgenti.

Sabato 23 febbraio 2019 si è sviluppato nel deposito di FG RICICLAGGI prospicente la sede di ATA di Savona un incendio apparentemente doloso, a stare a notizie di stampa, che preoccupa molto poichè è l'ultimo di una lunga serie che ha colpito depositi in tutta la Regione.

Ne proviamo ad elencare alcuni pur sapendo di non essere esaustivi:

cinque hanno colpito la SARR a Cenesi (Cisano sul Neva), un altro nel 2015 aveva colpito il deposito di FC Riciclaggi a Cairo Montenotte con pesanti rischi di inquinamento ambientale (scuole chiuse,analisi della della falda acquifera), 2016 incendio a Stella mentre nel 2017 veniva colpito il sito di Verde Liguria Riciclaggi a Toirano.

Altri incendi hanno interessato depositi a Follo (SP), a Sanremo e a Pontedecimo.

Se a questo aggiungiamo l'importante dichiarazione sugli incendi di rifiuti rilasciata proprio ieri dal capo della Direzione Antimafia della Lombardia e sui pesanti rischi ambientali riscontrati a seguito di indagini sul tema, evidentemente la situazione deve apparire in tutta la sua gravità.

Noi Verdi chiediamo ovviamente il massimo sforzo nelle indagini e l'utilizzo di strumenti adeguati alle necessità dall'uso di telecamere a nuove misure come l'urgenza di dotarsi di mezzi per garantire la completa tracciabilità della filiera dei rifiuti, oggi molto complicata dopo le restrizioni al SISTRI (documento di accompagnamento dei rifiuti) imposto dal governo attuale di estrema destra.

Nel contempo però servono a cominciare dalla nostra regione risposte politiche urgenti:

a) in primo luogo occorre identificare siti idonei per la localizzazione di impianti e depositi e ciò potrà essere effettuato solo con adeguata cartografia e geo- localizzazione degli impianti. I Verdi stanno censendo grazie alla federazione siciliana gli incendi di rifiuti ma la situazione deve essere presa in mano dagli enti pubblici, che devono governare il processo di gestione dei rifiuti;

b) la Liguria deve dotarsi di una pianificaziona adeguata, che identifichi luoghi, impianti necessari e punti soprattutto alla creazione di un sistema di economia circolare e volta a rifiuti zero poichè senza un piano che chiuda il ciclo in regione non si può andare da nessuna parte anzi si rischia di assistere alla possibile creazione di impianti in località diverse e magari decentrate rispetto ai luoghi di produzione. Non è infatti pensabile di riciclare e creare quella sorta di Combustibile Secondario (CSS), che poi verrebbe probabilmente indirizzato ad inceneritori fuori regione in una perfetta logica di "bruciare spazzatura in casa d'altri va bene purchè non sia nel mio giradino".

A questa gravissima assenza di strumenti di pianificazione si devono poi associare misure ovvie di controllo poichè i depositi autorizzati e i centri di smaltimento devono essere dotati di adeguate misure di sicurezza, che la legge prevede per ogni luogo di lavoro ma che eventualmente devono essere ulteriormente specificate se del caso.

Si tratta solo di alcune modestissime idee, che cercano di estendere all'intera regione ciò che il centrodestra savonese pare non sapere e non volere realizzare poichè la raccolta dei rifiuti non si può basare su calcoli ragionieristici se questi ultimi possono divenire una risorsa per avviare una conversione ecologica dell'economia.

Comunicato Stampa