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Eventi | 25 febbraio 2019, 14:18

Un vero trionfo il primo esperimento di "orienteering" a Finalborgo

Circa un'ottantina di partecipanti si sono sfidati sul tracciato sviluppato dal CAI di Finale Ligure per la FITO (Federazione Italiana Sport Orientamento)

(Photo Merlo)

(Photo Merlo)

Come già annunciato su Savonanews (leggi QUI), grande successo per la prima iniziativa dedicata all’orienteering a Finalborgo. Circa 80 partecipanti non soltanto si sono sfidati ad orientarsi tra i suggestivi scorci del rione finalese, ma ne hanno apprezzato a fondo le bellezze.

Ne parliamo con Fabio Storti, responsabile regionale FISO (Federazione Italiana Sport di Orientamento).

Come è stata questa esperienza finalborghese?

“Per tutti noi molto positiva. Tutti i concorrenti hanno apprezzato il posto, che è oggettivamente bellissimo. Avere circa ottanta concorrenti in uno scenario del tutto nuovo per noi che abitualmente organizziamo eventi nel Genovesato è un bel risultato. Mi ha fatto piacere assistere alla partecipazione di studenti e insegnanti del Liceo Sportivo di Albenga, con il quale la FISO ha instaurato un’ottima collaborazione, e del liceo Chiabrera di Savona.

Infine, soprattutto, abbiamo apprezzato la straordinaria accoglienza da parte di tutti: amministrazione comunale, sezione del CAI, Polisportiva del Finale, fino ad arrivare persino allo stesso albergatore presso il quale ho soggiornato. Tutte testimonianze di un territorio che crede fermamente nelle potenzialità degli sport outdoor”.

Che cosa avete apprezzato di più del Borgo?

“Non soltanto Finalborgo è deliziosa, ma le sue dimensioni contenute ne fanno una location valida per iniziative di questo tipo, incentrate più sulla propaganda dello sport che sull’agonismo in sé, basate su tempi dei vincitori entro i 15 minuti. Non solo: ho già annunciato all’amico Maurizio Palazzo del CAI e a Selene Pollini dell’ufficio turismo che una scuola di Genova ha chiesto la stessa cartina realizzata dalla sezione del CAI che abbiamo adoperato noi per una lezione che coniugherà orienteering e storia dell’arte, una pratica sempre più diffusa in molti istituti scolastici italiani”.

Quindi, concludendo, un’esperienza da ripetere?

“Sì, perché l’orienteering è sport ma non è solo agonismo: si presta a fondere turismo, cultura, attività ludiche. E poi lo scopo della FISO è anche quello di trasmettere il know-how. Eventi di positiva visibilità come questo servono anche a stimolare i giovani, ad esempio gli studenti di scienze motorie, non solo a intraprendere questo sport, ma anche a divulgarlo. Oggi l’orientamento è il 5° sport praticato a scuola in Italia ed è stato reso obbligatorio come disciplina scolastica dal governo Monti già nel 2013. Per una disciplina ancora così poco conosciuta e con pochissimi fondi a disposizione, questi sono già ottimi traguardi”.

Soddisfazione è espressa anche dal presidente della locale sezione del CAI, Maurizio Palazzo: “Il 2019 è stato ufficialmente proclamato come anno del turismo lento e sostenibile; ciò rappresenta, a livello locale ma non solo, una significativa opportunità in più per ‘vivere’ il nostro territorio, conoscerlo, apprezzarlo. Per questo motivo come sezione del CAI di Finale Ligure abbiamo pensato di proporre l'utilizzo del lavoro realizzato in collaborazione con il Comune di Finale Ligure e l’Associazione di orienteering Liguria. In cosa consiste la nostra proposta? Abbiamo realizzato una mappa per attività di orienteering incentrata su Finalborgo, e puntiamo a utilizzare tale mappa per invitare i turisti a giocare alla scoperta di luoghi nascosti all'interno delle mura.

Per questo motivo coinvolgeremo Finalborgo.it e gli operatori locali. Certo, si tratta ancora di un work in progress, ma a breve potremo presentare la proposta di progetto definitiva”.

Un commento positivo arriva anche da parte dell’associazione Finalborgo.it: “Un modo moderno, diverso, originale, per imparare a osservare il Borgo, a scoprirlo nei dettagli e a viverne fino in fondo le bellezze. Noi di Finalborgo.it siamo da sempre favorevoli a iniziative di questo tipo, che promuovano il turismo culturale in ogni sua forma”.

Alberto Sgarlato

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