- 20 febbraio 2019, 12:56

Depositi chimici della Superba, il no del Pd allo spostamento sotto la Lanterna

Circoli e gruppo consigliare del Partito Democratico del Municipio Centro Ovest; "Sarebbe la posizione più vicina, non solo alle civili abitazioni, ma anche ad attività commerciali, uffici, al principale nodo ferroviario e stradale genovese, al percorso degli aerei in fase di atterraggio, al passaggio, all'attracco ed all'ormeggio di traghetti, navi da crociera e commerciali"

Viene ribadita in un comunicato stampa la contrarietà del partito Democratico all'ipotesi si spostare i depositi della Superba vicino alla Lanterna.

"I circoli ed il gruppo consigliare del Partito Democratico del Municipio Centro Ovest ribadiscono la  totale contrarietà  all'ipotesi  di  trasferimento  dei  depositi chimici di Superba e Carmagnani sotto il simbolo della città, la nostra Lanterna - si legge nella nota stampa -. Contrarietà,  espressa senza se e senza ma, in questi anni  ogni volta che veniva ipotizzato il trasferimento  di tale  servitù  nei  nostri  quartieri, non ultimo un Ordine del  Giorno  del  28  giugno scorso presentato  dal gruppo  PD municipale, poi confluito in un documento condiviso dall’intero Consiglio che ha espresso parere negativo rispetto a tale collocazione".

Il documento, firmato da Stefania Mazzucchelli, capogruppo PD Municipio Centro  Ovest, Franco Marenco coordinatore PD Municipio Centro Ovest, Domenico Minniti segretario PD San Teodoro, e Amedeo Lucia segretario PD Sampierdarena, prosegue spiegando che: "La collocazione dei depositi sotto la Lanterna sarebbe  in  assoluto la  più vicina, non solo alle civili abitazioni, ma anche ad attività commerciali, uffici, al  principale nodo ferroviario e stradale genovese, al percorso  degli aerei  in  fase di atterraggio, al passaggio, all'attracco ed all'ormeggio  di traghetti, navi  da crociera e commerciali (nel 2018 il  traffico dei croceristi  ha raggiunto il milione di persone, mentre i passeggeri dei traghetti sono stati  2,1  milioni), al faro simbolo di Genova, la Lanterna, riconosciuta a livello mondiale, come monumento storico  culturale  tra  i  più  importanti della Città e della nazione, sottoposto a diversi vincoli e dell'edificio della centrale elettrica, i cui vincoli architettonico e  impiantistici sono già stati richiesti il  30.09.2017 alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, nessuna città al mondo penserebbe di trasferire tale attività sotto il proprio  simbolo".

"Inoltre sarebbe direttamente interessata anche l’area cittadina, fra l’altro  molto  popolosa, di Sampierdarena e del Campasso, in quanto si  può  prevedere  un  trasferimento di merci pericolose attraverso la galleria “Sampierdarena” che  passa  sotto i palazzi, iniziando  da  Via Cantore (angolo  San Fossato), Via Pittaluga Bartolomeo del, sotto la Villa Scassi, Via La Spezia, via G. B Monti, in una  linea  che  transita poi all'aperto nella zona che  passa da Via Ardoino, dietro il Liceo  Scientifico Enrico Fermi, per giungere con l'ultimo tratto in galleria sino al parco ferroviario del Campasso già interessato negativamente dalla presenza di cumuli di smarino. Le servitù verso la città sono state e sono tutt’ora quindi già molte, a  queste si aggiungono tutte le conseguenze derivate sul territorio dal crollo  del  Ponte  Morandi: i percorsi urbani della delegazione  sono divenuti il sostituto del percorso autostradale con un impatto ambientale in termini di inquinamento atmosferico  ed  acustico elevatissimo a partire da Lungomare Canepa, ma con conseguenze su tutto  il nostro territorio, comprese quelle  sulle attività commerciali e sulla vita quotidiana dei nostri cittadini - scrive ancora il Pd -. Nel 2019 ci si aspetterebbe dagli amministratori locali scelte che vadano nella  direzione del  rischio, per la salute e la sicurezza dei cittadini, vicino allo  zero,  distanti dal la città, come  nelle  città  europee comprese quelle che “ospitano”  tali impianti all'interno del porto. Il territorio di Sampierdarena e S.Teodoro al fianco dei nostri cittadini che hanno già dato molto alla città. Non c’è spazio per  altro".

Redazione