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| 15 febbraio 2019, 08:00

Multedo, un altro rinvio per il riassetto di via dei Reggio

La Commissione II del Municipio si riaggiorna: l’ipotesi del semaforo a chiamata e del guardrail non convince in quanto il quartiere è in zona a rischio d’incidente rilevante. Ma i redattori del progetto non ne sarebbero stati a conoscenza

Multedo, un altro rinvio per il riassetto di via dei Reggio

A Multedo arriva un nuovo rinvio, nella lunga vertenza legata alla messa in sicurezza dell’attraversamento pedonale e del casello autostradale di via dei Reggio. Ieri pomeriggio, presso i Giardini John Lennon, cuore del quartiere, si è svolto un incontro al quale hanno partecipato il vice sindaco di Genova e assessore alla Mobilità Stefano Balleari, il presidente del Municipio VII Ponente Claudio Chiarotti, i comitati cittadini - ovvero l’Associazione Comitato di Quartiere di Multedo e il Comitato Multedo per l’Ambiente - alcuni tecnici di Tursi e alcuni consiglieri municipali che compongono la Commissione II che si occupa di Bilancio, Assetto del territorio, Sviluppo economico, Tutela ambiente, Interventi manutentivi e Viabilità su base locale.

Balleari e Chiarotti hanno ascoltato i pareri dei multedesi e visionato nuovamente la situazione. Poi, è stato preso in analisi il progetto redatto dagli uffici del Matitone, che prevede l’allargamento della curva di via dei Reggio, per consentire un migliore spazio di manovra ai mezzi pesanti che entrano ed escono dal casello autostradale di Genova Pegli, e l’installazione di un impianto semaforico a chiamata e di nuove strisce pedonali, più a sud rispetto alla collocazione attuale.

Nel disegno, è ipotizzata anche la realizzazione di un nuovo tratto di guardrail nel punto in cui inizia via Antica Romana, in modo da chiudere la possibilità di attraversare in maniera irregolare, convogliando di fatto tutti i pedoni in prossimità del futuro semaforo.

Si tratta di una risistemazione che non ha mai pienamente convinto il Municipio né una parte dei cittadini. Perché, a loro dire, un tale assetto con semaforo sarebbe ancora meno sicuro e i mezzi pesanti rischierebbero di slittare durante le ripartenze in salita, come di scivolare durante le frenate in discesa, specie su asfalto bagnato.

Ai tecnici di Tursi è stato poi fatto notare come Multedo sia in zona a rischio di incidente rilevante a causa della presenza dei depositi di materiale petrolchimico e che, quindi, l’installazione di un guardrail potrebbe essere d’ostacolo per eventuali vie di fuga.

Tutta una serie di eccezioni che erano nell’aria e che hanno convinto i presenti a effettuare un ulteriore aggiornamento. La Commissione II si vedrà nelle prossime settimane presso la sede distaccata del Municipio, in via Pallavicini a Pegli, per valutare e scegliere, con carte e documenti alla mano, l’opzione migliore.

“È un discorso - afferma il presidente del VII Ponente Claudio Chiarotti - che ho voluto fortemente riportare all’interno delle sedi istituzionali dopo che, secondo me, se n’era parlato anche troppo a porte chiuse. Invece su un tema così importante ognuno deve poter dire la propria. In questo modo, con lo strumento essenziale della Commissione Municipale, diamo spazio a tutti i consiglieri di poter studiare la materia”.

Il vice sindaco Balleari si è detto d’accordo su questo modo di procedere. Al rappresentante della giunta Bucci è stato inoltre caldeggiato di migliorare, come già aveva promesso, la segnaletica in fondo a via dei Reggio, per evitare che i mezzi pesanti imbocchino via Pacoret contromano, ed è stato chiesto di intercedere presso la Prefettura affinché vengano una volta per tutte aggiornati i piani di emergenza esterni.

Quanto a Chiarotti, il presidente continua a ribadire la propria posizione: “A me il semaforo a metà di via dei Reggio non sembra proprio una giusta soluzione. Perché è in un bruttissimo punto e perché più in basso e dietro una curva a gomito le strisce pedonali non ci possono stare. I mezzi pesanti avrebbero molti problemi sia a fermarsi in discesa che a ripartire in salita. Secondo me, l’attraversamento pedonale deve rimanere esattamente dov’è e deve andare segnalato in tutti i modi: tramite segnaletica verticale e orizzontale, tramite led a terra luminosi e tramite semafori arancioni lampeggianti. Mi pare l’unica soluzione”.

Sul transito dei mezzi pesanti dal casello di Genova Pegli, invece, il presidente del VII Ponente sostiene: “Secondo me è impossibile chiudere il casello, così come non è possibile chiuderlo completamente ai tir e affini. Perché il problema si sposterebbe altrove, senza essere risolto. Io penso che a Pegli dovrebbero uscire solo e soltanto quei mezzi e quelle autocisterne dirette ai depositi di Multedo o alle realtà lavorative e produttive di Pegli. E basta. Tutto il resto andrebbe deviato sugli altri caselli. Ma interdire interamente non è la soluzione perché creerebbe enormi disagi sulla viabilità ordinaria”.

In tutto questo quadro, lascia come minimo perplessi il fatto che i redattori del progetto con semaforo, curva allargata e soprattutto guardrail non fossero a conoscenza del fatto che Multedo è zona a rischio di incidente rilevante.

Ed è proprio questo non certamente piccolo particolare che ora potrebbe cambiare tutto lo scenario. Perché diventa prioritario garantire e assicurare le vie di fuga. Insomma, la situazione è sempre più complicata e lascia intendere sempre l’analoga conclusione: che quello svincolo, proprio come dice la sua ultracinquantennale classificazione, è provvisorio e come tale andrebbe una volta per tutte considerato. Provando a immaginare un progetto di risistemazione generale, senza sempre e comunque indulgere al ‘tappullo’ sulla pelle dei cittadini.

Alberto Bruzzone

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