L'elezioni comunali si accendono a Quiliano e vista la fine del doppio mandato dell'attuale sindaco Alberto Ferrando, il comitato cittadino ha puntato su Rodolfo Fersini presidente della società Polisportiva quilianese, con un passato lavorativo di manager nel campo delle relazioni industriali all'Enel e alla Tirreno Power di Vado Ligure.
"Da tempo mi chiedevano se mi volevo candidare ma ho sempre preso questa idea sottovalutandola, poi il ragionamento è diventato più serio ed è nato un comitato promotore. La prendo come una bella avventura, nella prima riunione ho visto uno spaccato di società, un bel gruppo di persone di varie provenienze, culture e mi è piaciuto molto. Con Alberto Ferrando ho ottimi rapporti, hanno apprezzato la candidatura che non viene da una militanza politica ma dal mondo associazionistico, sportivo, civile" spiega il candidato Fersini.
"Non c'è un anno zero e lo vedo nello sport, molto è stato fatto, l'importante è sapere dove partire e rinnovare con i giovani per idee importanti sul territorio. Faremo incontri pubblici dove il primo si occuperà del lavoro, un'emergenza importante".
Qualche mese fa c'è stato un abboccamento, per trovare una sintesi insieme, tra l'amministrazione uscente e il consigliere di minoranza, ex candidato nel 2014 e sindaco dal 1999 al 2009 Nicola Isetta ma non si è trovato un accordo unitario: "Non ho partecipato agli incontri ma non hanno trovato la disponibilità per fare qualcosa insieme - continua Fersini - provenendo da un mondo trasversale pensavo di poter essere una persona che potesse unire invece che dividere, non c'è stata rottura ma neanche un inizio".
La lista "Quiliano Domani" sarà civica e non influenzata dai partiti: "Il Pd sarà assolutamente all'esterno, sui nomi della lista è prematuro, nell'ultima riunione eravamo in 40 ma una base di esperienza ci vuole, faremo scelte ponderate, puntando sulle competenze, capacità e disponibilità di tempo, piuttosto che su ragionamenti di partito per i quali ho chiesto a tutti di stare fuori" dice il candidato sindaco quilianese.
"Io ero nella parte del personale di Tirreno Power, ero fuori dalle decisioni aziendali di fare o non fare il carbone, non sono comparso come indagato, non ero in quel filone" conclude Rodolfo Fersini, spegnendo le polemiche sul suo passato all'azienda vadese.