- 12 febbraio 2019, 16:10

Petrolchimico a Pra’, il dies irae del Municipio Ponente

Chiarotti scrive una lettera di fuoco a Bucci e Signorini: “State andando avanti senza aver consultato l’istituzione locale più prossima al territorio. Lo ritengo un affronto a tutta la nostra comunità, alle sessantamila persone che rappresento”

Il polo petrolchimico continua a scaldare gli animi del Ponente genovese. È ormai assodato, e il sindaco Marco Bucci lo ha dichiarato più volte, anche pubblicamente, che Carmagnani e Superba, anche per loro stessa ed espressa volontà, dovranno lasciare i rispettivi siti di Multedo, in favore di una collocazione più lontana dai centri abitati e anche più consona alle esigenze di ampliamento e di lavoro di entrambe le aziende.

Bucci, che ha a cuore sia le sorti della cittadinanza che quelle della salvaguardia dei posti di lavoro, ha sempre sostenuto di voler trovare soluzioni all’interno dei confini di Genova. Ma una vera svolta, a oggi, non è ancora arrivata.

Si susseguono ipotesi su ipotesi e, a ogni indiscrezione, piovono puntualmente le polemiche. Come quando il petrolchimico pareva prossimo a finire negli spazi dell’ex centrale Enel, sotto alla Lanterna: e si rivoltarono gli abitanti di Sampierdarena. Come quando pareva prossimo a finire negli spazi dell’ex Ilva: e si rivoltarono gli abitanti di Cornigliano. Perché, inutile raccontarsi frottole, queste aziende nessuno le vuole, magari vicino al proprio palazzo. Magari sempre in quel Ponente cittadino che da più di cinquant’anni paga il prezzo più alto, in termini di insediamenti produttivi, servitù industriali, inquinamento acustico e ambientale e brutture in serie.

Tant’è, dov’è che è spuntata la nuova ipotesi di trasferimento? A Ponente, naturalmente. Ne ha parlato la scorsa settimana il quotidiano ‘La Repubblica’ e oggi la notizia è stata ripresa dal ‘Secolo XIX’. “Ancora un paio di mesi e poi decideremo dove delocalizzare Carmagnani e Superba per togliere questi siti industriali da Multedo”, dichiara il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Paolo Emilio Signorini. Che conferma: “Stiamo valutando di spostare il petrolchimico sulla diga foranea di Pra’, all’incirca di fronte al terminal container Vte. Si tratta di una soluzione che verrà analizzata già venerdì prossimo, quando ci incontreremo con Comune e Regione. Stiamo verificando la fattibilità e inviteremo al tavolo anche il Vte, visto che dobbiamo tenere conto del passaggio delle navi”.

Dura la reazione, alla lettura di queste dichiarazioni, da parte del presidente del Municipio VII Ponente, Claudio Chiarotti: “Apprendo con stupore e disappunto di questa ipotesi di Pra’, di cui il territorio nulla conosce in merito, se non preoccupanti titoli apparsi sulla stampa. Ritengo questo comportamento un affronto alla comunità del Municipio Ponente sia per il metodo che per il merito”.

Secondo il presidente del VII Ponente, “per quanto attiene il metodo, il Municipio e il suo Consiglio hanno più volte chiesto dal 2017 ad oggi al Comune, senza peraltro ottenere risposta, di venire a riferire in sede di Consiglio, quali siano le intenzioni rispetto all’ormai improcrastinabile trasferimento dei depositi dall’abitato di Multedo. Lo stesso Municipio ha, inoltre, istituito un tavolo tecnico con Autorità di Sistema Portuale e ritiene che quel tavolo debba essere sede appropriata per esplicitare le problematiche e le proposte dei temi portuali afferenti il territorio, e sono stupito che nulla sia stato comunicato al Municipio in merito a una questione così importante”.

Chiarotti aggiunge: “Ritengo, inoltre, nel merito che sia un’offesa nei confronti della comunità del Ponente che si consideri di trasferire da un sito all’altro dello stesso Municipio questa servitù, oltretutto in adiacenza a un’altra pesante realtà che già sta facendo fatica a coniugarsi con il territorio quale il porto commerciale, senza aver minimamente informato o consultato il Municipio che quella comunità rappresenta. A nome dei sessantamila cittadini del Ponente che rappresento, esprimo il mio forte sconcerto per la superficialità con cui viene affrontato un tema tanto importante e delicato, e chiedo che il Comune e il Sindaco vengano e rispondano, come è loro dovere, alle legittime richieste del Consiglio di Municipio. Inoltre, chiedo che mai più si pensi di affrontare questioni come queste che ricadono sul territorio del Ponente in assenza e senza nulla dire all’istituzione locale. L’incontro di venerdì è una mancanza di rispetto non nei miei confronti ma nei confronti di tutti i cittadini che rappresento. Autorità Portuale, Comune e Regione conoscono l’indirizzo del Municipio: mi aspetto che riparino”.

La problematica era già stata sollevata, qualche giorno fa, in occasione dell’ultimo Consiglio Municipale, da Filippo Bruzzone di A Sinistra: “Avevo chiesto, insieme a tutta la maggioranza, di presentare un’interpellanza urgente sull’ipotesi di spostamento del polo petrolchimico a Pra’. Peccato che il centrodestra si sia messo di traverso e l’interpellanza, quindi, non sia stata discussa. Volevamo sapere quanto fosse veritiera questa notizia e che nel caso venissero informati con atti ufficiali Municipio e cittadini. Siamo rimasti basiti, come maggioranza, dall’atteggiamento del centrodestra”. Oggi l’ennesimo scontro. Ma dev’essere sempre il Ponente a pagare? Non si ha niente di meglio da proporre?

 

Alberto Bruzzone