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Politica | 05 febbraio 2019, 16:15

Autonomie, M5S: "La proposta di Regione Liguria? Sembra un manifesto di pura propaganda"

Gli esponenti del Movimento 5 Stelle chiedono chiarimenti

Autonomie, M5S: "La proposta di Regione Liguria? Sembra un manifesto di pura propaganda"

Il Gruppo 5 Stelle in Regione Liguria, commenta così il documento di sintesi sulle autonomie cui hanno lavorato per mesi i "saggi" della Giunta Toti.

"Per lo più, sembra un manifesto di propaganda pura. Consideriamo per esempio quanto affermano riguardo alle competenze dei porti in relazione alle procedure di Via e Vas: ripetono tautologicamente ciò che è già previsto dalla legge nazionale", dichiara la capogruppo in Regione Alice Salvatore.

"Chiederemo tutti i chiarimenti del caso su quanto è stato inserito nella delibera di Giunta del 25 gennaio scorso: sulle VAS vogliamo vederci chiaro perché il comma 7 articolo 7 DLgs 152/2006 recita: 'Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano disciplinano con proprie leggi e regolamenti le competenze proprie e quelle degli altri enti locali in materia di VAS e di AIA", chiarisce in merito il consigliere Fabio Tosi.

"All'interno della richiesta di autonomia, per evitare le (ormai innumerevoli) impugnative al Tar delle varie modifiche alla legge regionale sulla caccia, la Giunta Toti chiede vergognosamente di ridefinire i livelli minimi di tutela ambientale e i regolamenti sulla caccia, per poter eludere i pareri Ispra e ampliare così l'attività venatoria a tutto febbraio, soprattutto sulla fragilissima avifauna migratoria", dichiara il consigliere De Ferrari.

"E che dire della gestione delle concessioni delle autostrade? - aggiunge Salvatore -. Il criterio secondo cui debba passare da statale a regionale non è affatto chiaro: in primis, si tratta di asset strategici di interesse nazionale e non solo regionale; in secondo luogo, perché il gruppo Gavio, che ha in concessione buona parte della rete autostradale ligure, figura tra i principali finanziatori della fondazione 'Change' di Toti, che sono stati rivelati al pubblico grazie a un’inchiesta giornalistica".

"Come mai non desta curiosità il fatto che ci sia un nome noto nella lista dei 'saggi' che per mesi avrebbero lavorato al documento di sintesi sulle autonomie presentato da Toti? - si chiedono i 5 Stelle -. È un caso di omonimia oppure vi figura quello stesso Lorenzo Cuocolo che, guarda caso, è anche uno dei tre vicepresidenti di Autostrada dei Fiori?".

"A questo proposito, viene dunque da domandarsi per quale ragione Toti non voglia finalmente e spontaneamente rivelare i nominativi di tutti i suoi finanziatori (cosa che si rifiuta categoricamente di fare), in modo tale che i liguri possano avere un quadro più chiaro di quali siano i contatti del governatore e quali possano essere le ragioni propagandistiche che lo spingono a promuovere l’ennesimo documento ‘vuoto', che al di là del politichese e degli annunci sensazionalistici non risolve in nessun modo i problemi dei liguri", dichiarano inoltre i consiglieri pentastellati.

"La nostra proposta per potenziare l’autonomia ligure riguardava piuttosto la fiscalità - aggiunge in merito il consigliere regionale Andrea Melis, secondo cui: "occorre mantenere sul territorio una percentuale delle tasse portuali, in modo tale da reinvestire quei fondi direttamente in Liguria: penso ad esempio ai territori che sono stati impattati dalle stesse aree portuali".

Comunicato stampa

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