1000 per 'Quota 100' e 9000 savonesi per il reddito di cittadinanza, dubbi sul "navigator". Pasa (Cgil): "Sarà lavoro precario"

Quota 100 e reddito di cittadinanza. Questi i temi al centro del convegno organizzato dalla Cgil questa mattina nella sala Mostre della Provincia di Savona.

Il Governo Movimento 5 Stelle/Lega ha varato queste due nuove riforme lavorative, inserite nella legge di Bilancio, e i sindacati, i caf e l’Inps sono stati presi d’assalto in queste ultime settimane dai cittadini che stanno cercando di capire se possono avere i requisiti utili per poterne beneficiare.

“Stiamo facendo tutte le valutazioni e le verifiche dati, quota 100 dall’elaborazione fatta dai nostri iscritti sono quasi un migliaio, una percentuale molta alta è sul pubblico impiego (sanità e comuni), abbiamo già iniziato a fare le domande e sono attivi tutti gli sportelli in tutta la provincia” spiega il segretario generale della Cgil Savona Andrea Pasa commentando la situazione savonese relativa a quota 100.

Tanti dubbi invece sul reddito di cittadinanza, ancora non proprio chiaro nella sua attuazione (partirà da aprile): “Siamo molto lontani, non ci sono ancora i decreti attuativi e i centri per l’impiego che prendano in carico le persone e soprattutto non si sa ancora bene il numero di persone che potrebbero essere interessate. Si parla di 60mila in Liguria e circa 8-9mila in provincia di Savona” continua Pasa.

Perplessità sulle assunzioni dei “navigator”, soggetti che dovranno occuparsi di “accompagnare” il cittadino che avrà diritto al reddito di cittadinanza, aiutandolo nella ricerca del lavoro (controllando che riceva valide offerte lavorative)  e impegnandolo nel fare i corsi di formazione: “Quando si parla di assunzioni, siamo sempre a favore, l’hanno venduta così ma non sarà così, semplicemente perché si tratta di lavoro precario, saranno assunti con contratti di collaborazione, Co.Co.Co, si parla di un centinaio in Liguria, 20-25 a Savona, ad oggi non ci sono ancora i bandi, siamo in attesa. È pericoloso continuare a venderci cose che per ora non ci sono” conclude il segretario generale Cgil Savona.