Eventi - 30 gennaio 2019, 08:09

Cengio, le scuole medie celebrano la Giornata della Memoria

Ieri mattina si è svolta la commemorazione con l'intervento di vari ospiti

Lunedì 28 mattina, dalle 8.45 alle 12.45, si è svolta l'iniziativa programmata di applicazione della legge 211 del 2000, all'interno delle molteplici iniziative dell'Istituto Luzzati, che prende appunto il nome da una vittima illustre delle leggi razziali fasciste, Emanuele Luzzati, uno dei fondatori della compagnia teatrale genovese Teatro della Tosse, insieme a Tonino Conte e a Carmelo Bene.

Già il 18 gennaio i ragazzi avevano assistito al monologo teatrale "Razza di Italiani" con Giorgio Scaramuzzino e la Compagnia dell'Archivolto a Millesimo.

Lunedì le classi della scuola media di Cengio hanno appuntato gli interventi degli ospiti, il Prof. Adalberto Ricci dell'ANED, la Prof. Irma DeMatteis vicepresidente dell'Anpi provinciale e i partigiani Adriano Tardito e Ildo Ranuschio, fratello del più famoso deportato di Cengio, Aurelio "Freccia" Ranuschio, portato a Dachau e a Uberlingen sul lago di Costanza.

Spiega il Prof.Franco Xibilia, referente Centro Studi Scuola Pubblica Savona: "Torturato prima a Genova, alla Casa dello Studente, dove le fasciste aguzzine gli tirarono la lingua, poi nuovamente in Germania, 'Freccia' fu tradito da una spia a Cengio, alla locanda della stazione. Raccontò, quando riuscì a tornare, la sua vicenda alla nuora, Carla Rossi Ranuschio, che fece pubblicare le sue memorie col titolo 'Per non dimenticare'. Infine, Marco Milani, con l'aiuto del figlio, ha narrato la vicenda della madre, Olga, staffetta partigiana tra Osiglia e il Melogno e l'episodio in cui salvò la vita a un partigiano e che ha ispirato un anonimo quadro ritrovato tuttora presso la chiesa di Osiglia". 

"Le classi hanno letto al microfono brani di "Se questo è un uomo" e de "La tregua" di Primo Levi, oltre alla declamazione di due sue famose poesie. Infine, sono stati letti brani dalle memorie di Aurelio Ranuschio. La 3°B, guidata dal Prof. Barbuto, ha intonato splendidamente Bella ciao, l'inno più famoso dell'antifascismo" conclude il   Prof. Franco Xibilia, referente Centro Studi Scuola Pubblica Savona. 

Comunicato stampa