Attualità - 30 gennaio 2019, 15:36

Finale Ligure, gli Albergatori: "Il maltempo ci ha 'ucciso' il Ponte dei Santi, importante per l'outdoor quanto la Pasqua"

Tante statistiche caratterizzate dal segno "meno" negli ultimi mesi dell'anno. Ma mancano tutti i numeri relativi agli appartamenti per vacanze e in primavera anche questa categoria sarà regolarizzata

 

La Regione Liguria si accinge a “chiudere i conti” per quanto riguarda il turismo nel 2018. Al momento sono disponibili sul sito istituzionale i dati di arrivi e presenze fino alla fine di novembre, in attesa che siano calcolate anche le statistiche relative all’ultimo mese dell’anno da poco conclusosi.

Il segno “meno” appare diffuso su tutte e quattro le province liguri, ma a balzare agli occhi sono alcuni numeri legati al Comune di Finale: infatti, in particolar modo per quanto riguarda gli stranieri, sugli arrivi leggiamo un -17% circa a settembre, un -24% circa a ottobre un -40% a novembre. I numeri delle presenze straniere fanno registrare un -39% a giugno, che diventa, nei tre mesi da settembre a novembre, rispettivamente -20%, -23%, -52%.

Considerando il fatto che il turismo legato agli sport outdoor è per definizione considerato quello degli stranieri e quello della destagionalizzazione al di fuori delle presenze balneari estive, potrebbero questi dati rivelare una crisi del settore?

“Francamente io non mi preoccuperei più di tanto”, commenta Marco Marchese che, insieme a Lorenzo Carlini (leggi l’intervista QUI) è stato uno dei “pionieri” del comprensorio che hanno investito nel settore dei bike hotels.

Commenta Marchese: “Prima di tutto non ha alcun significato estrapolare delle cifre qua e là se non si inseriscono in un contesto e in un ragionamento. Dal 2012 i numeri del turismo a Finale sono in costante ascesa, con il risultato globale di un +20% su quest’arco di sei anni. Per cui, dopo alcune annate altamente positive come quelle da poco conclusesi, una flessione può essere naturale e fisiologica. Poi io questi numeri li conosco bene: li ho confrontati con quelli di alcune località del Levante paragonabili a Finale sotto tanti aspetti e vedo che non è un problema della nostra città, il calo è diffuso. Ma mi sembra prematuro parlare di crisi. Se i dati alla fine del 2019 dovessero registrare ancora un’ulteriore flessione potrebbe essere un campanello d’allarme, ma è fuori luogo ragionare per ipotesi. Possiamo invece dire che sicuramente il maltempo ha giocato un ruolo fortemente negativo soprattutto per quanto riguarda i numeri disastrosi del mese di novembre. In quel caso il clima ci ha letteralmente ‘ucciso’ il Ponte dei Santi, che per il mondo dell’outdoor è sempre stato importante come e forse persino più della Pasqua”.

Naturalmente conta anche il discorso degli investimenti per la manutenzione, valorizzazione e promozione del territorio. Ricordiamo, infatti, che Marco Marchese rappresenta l’Upasv (Unione Provinciale Albergatori Savona) in seno al CLT (Comitato Locale per il Turismo). E proprio nell’ultimo verbale dell’anno del CLT, a fine dicembre, si legge testualmente che: “In merito all’opportunità di impegnare risorse in azioni mirate alla valorizzazione e miglioramento della rete sentieristica finalese, l’assessore risponde che con le risorse disponibili per il 2018 non è possibile dare il via ad azioni efficaci in tal senso, ma ciò non esclude che nel 2019 si possano avviare attività legate al territorio”.

Anche da questo punto di vista, Marchese è positivo: “Sicuramente gli investimenti sono importanti, ma penso che molto si potrà fare grazie agli introiti dell’imposta di soggiorno”.

Il rappresentante dell’Upasv chiude con questa considerazione: “Finale è cresciuta molto nel campo degli appartamenti a uso turistico, un settore che fino a oggi è sfuggito in toto a qualsiasi analisi statistica, tranne i minimi obblighi di legge sulle generalità degli ospiti da consegnare agli enti preposti. Ma anche questo sta per cambiare: attendiamo nelle prossime settimane un decreto attuativo sul nuovo Codice Unico che imporrà una maggior verifica anche per quanto riguarda il settore delle case per vacanze; si avrà un quadro più chiaro del ‘sommerso’, di chi è in regola e chi no, e tutti i dati saranno trasmessi in tempo reale alla Regione che li trasformerà in statistica. Chi affitta dovrà mettersi in regola entro marzo e, dopo un periodo di sanatoria, probabilmente da giugno saranno elevate le prime sanzioni. Per cui con l’arrivo dell’estate potremmo avere un quadro più preciso dell’andamento della primavera 2019”.

Alberto Sgarlato