Politica - 29 gennaio 2019, 08:22

Aree protette, il Pd: "Molte riserve sul ddl di giunta che riduce le superfici tutelate"

Il gruppo Pd in Regione Liguria sulle aree protette: "Bena la retromarcia della Giunta che riporta la Val Gargassa dentro il Parco del Beigua, e l'addio alla legge Costa sulla soppressione di Montemarcello"

 

Ci sono luci e ombre secondo il Partito Democratico nel lavoro concluso dalla Commissione Ambiente del Regione Liguria per elaborare dei correttivi all'iniziativa legislativa dell’assessore Mai in tema di aree protette.

"Qualche vittoria importante in difesa delle aree protette liguri - rivendicano i democratici -. Oggi in Commissione Ambiente è stata certificata, con un emendamento della Giunta Toti e dopo le promesse  in Consiglio regionale, la retromarcia della maggioranza di centrodestra sull’esclusione della Valle Gargassa dal Parco dei Beigua, che rientra così a pieno titolo all’interno dei confini del parco. Una vittoria importante ottenuta grazie alla battaglia del Parco del Beigua, dei Comuni della Valle Stura e del Partito Democratico".

"Un altro risultato positivo emerso questa mattina riguarda la proposta di legge Costa per la soppressione del Parco di Montemarcello Magra e Vara - Aggiungono dal Pd -. Pdl di cui, per fortuna, si sono perse, confidiamo per sempre, le tracce, visto che era inizialmente in trattazione congiunta con il ddl della Giunta sulle aree protette e oggi la maggioranza ha deciso di scindere i due provvedimenti. Quello sulle aree protette andrà in Consiglio il prossimo mese, quello di Costa, invece, probabilmente non approderà mai in aula. D’altronde che si trattasse di una proposta inconsistente e sbagliata lo avevamo detto fin dall’inizio. Forse adesso se n’è accorta anche la maggioranza".

"Il Gruppo del Pd continua, comunque, ad avere parecchie riserve sul ddl della Giunta sulle aree protette - si legge in conclusione del comunicato stampa Pd dedicato alla questione -. Tra i problemi maggiori vi sono il ridimensionamento della superficie di queste aree (mille ettari in meno) e la soppressione del Parco del finalese. In tutto il mondo e in Italia chi ha le aree protette cerca di valorizzarle, qui invece si cerca di ridimensionarle non comprendendo che non sono soltanto uno strumento di conservazione dell’ambiente, ma un grande volano per lo sviluppo turistico della nostra regione".  

 

Redazione