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| 27 gennaio 2019, 17:02

Vernice "incapsulante" sui cantieri del Morandi: scatta la paura amianto

Nel cantiere lato est sono state impiegate sostanze "incapsulanti a base vinilica" per "bloccare l’emissione di qualsiasi sostanza" contenuta nel sito e potenzialmente dannosa alla salute, e sui social si fanno largo paura dell'amianto e incertezza

Vernice "incapsulante" sui cantieri del Morandi: scatta la paura amianto

Nel lato est del cantiere per la demolizione e la ricostruzione di ponte Morandi, nell’area occupata dalla massicciata ferroviaria, sono comparse alcune chiazze colorate, che subito hanno provocato una certa apprensione nel quartiere, come testimoniato dal post pubblicato su Facebook dalla pagina 'Oltre il ponte c'è'.

La comparsa della sostanza blu è stato immediatamente notato da diversi membri della community e segnalato: "Serve per trattenere polveri sottili e fibre di amianto delle macerie del ponte? - si chiedono i gestori della pagina Facebook - Non siamo chimici, non siamo tecnici delle bonifiche, siamo cittadini che vogliono delle risposte. Ci parlano di rigenerazione urbana quando ci sarà il nuovo ponte con colline, parchi una grande piazza per il nostro 'Ground Zero...': queste sono armi di distrazione di massa. Noi non vogliamo sapere cosa succederà domani, vogliamo sapere cosa succede oggi ".

A dare conferma che effettivamente si tratta di una sostanza posata per prevenire il rilascio in atmosfera di "sostanze nocive eventualmente presenti nell'area" è la stessa struttura commissariale che segue i lavori.

"Si sta intervenendo con una serie di attività preventive a salvaguardia della salute e dell’ambiente che vengono eseguite per bloccare l’emissione di qualsiasi sostanza che vi possa essere eventualmente contenuta. - scrive il commissario alla ricostruzione - Le aree in questione vengono cosparse di sostanze colorate, incapsulanti a base vinilica, assolutamente innocui, che hanno il solo scopo di preparare il fondo dell’area di cantiere e proteggere il substrato di proprietà RFI, Rete Ferroviaria Italiana. Come da comunicazione preventivamente inviata alla Asl, l’ area colorata con la sostanza blu è conseguenza di un lavoro già eseguito da RFI al di fuori dell'area presa in consegna dall'ATI  (Associazione temporanea di imprese che oggi gestisce i cantieri per la demolizione del Morandi). ATI, con le stesse modalità previste dal Protocollo e comunicate all'Asl, sta utilizzando sull'area di propria competenza l’ incapsulante colorato di rosso".

Effettivamente si tratta dunque di una sorta di "guaina protettiva" da eventuali sostanze nocive, anche se di fatto nel comunicato la parola amianto non compare, e la presenza di sostanze nocive non meglio specificate è definita come "eventuale".

"La Struttura Commissariale, in condivisione con RFI, proprietaria delle aree, specifica che tutte le lavorazioni che sono in corso sono basate su protocolli impostati e condivisi con la Asl di competenza" si legge in conclusione della nota stampa. 

Le fotografie a corredo dell'articolo sono tratte dalla pagina Facebook 'Oltre il ponte c'è'.

Redazione

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