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| 16 gennaio 2019, 08:00

Il Rap di Martin Basile: “Dall’Iperuranio per diffondere la cultura attraverso la musica”

L’intervista al 26enne genovese: “Tra le mie fonti di ispirazione Cicerone, Catullo e Seneca” (VIDEO)

Il Rap di Martin Basile: “Dall’Iperuranio per diffondere la cultura attraverso la musica”

 

Personaggi fantastici e dove trovarli. Sicuramente Genova ne è piena.

Martin Basile, classe 1992, è un cantante genovese ed è tutt’altro che un personaggio stereotipato. Distante anni luce dai rapper dall’atteggiamento fricchettone e i cui testi ruotano solo attorno a quattro concetti, Martin ha un solo scopo da raggiungere attraverso la propria musica: riportare di moda la cultura. E lo fa citando i grandi classici del passato, mediante il latino e con la filosofia. Un personaggio originale che è diventato ormai parte fondamentale del suo carattere.

Ama definirsi - con una descrizione degna di un oratore greco - ambasciatore dell’Iperuranio in Italia, magister di kalokagathia e arbiter elegantiae, il quadro di sé che si è costruito negli anni e che ad oggi lo rispecchia maggiormente. E se con arte oratoria mi racconta del suo percorso, è con la retorica che mi convince dell’impossibilità di separare Martin Basile dal suo alter ego.

Mi arrendo, così, dopo la prima domanda.

Un artista per cui scalare le vette dell’Iperuranio è più importante che scalare le classifiche. Solo in questo modo sarà possibile, infatti, rivalutare la cultura, in un mondo che - stando al suo dire - considera ancora le persone colte come reiette. “La cultura, invece, rende le persone interessanti - dice - e c’è bisogno di Kalokagathia”. Un ritorno al passato, quindi, volto a riportare in auge quell’ideale platonico - e un po’ aristocratico - che vede il letterato sopraelevato alla massa poco istruita.

Tra una citazione e l’altra mi confessa di essere molto legato ad alcuni grandi personaggi da cui prende ispirazione per i suoi testi. Non aspettatevi nomi convenzionali indie o stelle del Rock anni ‘70. I suoi punti di riferimento viaggiano - e come dargli torto - tra Cicerone, Catullo e Seneca, andando a scomodare anche filosofi del ‘900 come Nietzsche e Schopenhauer.

Sulla scena musicale genovese, invece, sembra non avere dubbi: “Apprezzo molto Luigi Tenco - dice - specialmente nei brani postumi. A Genova oggi ci sono poi numerosi intellettuali finissimi - conclude - molti dei quali troverete nel mio nuovo album”.

E, a proposito di progetti futuri, ci anticipa alcune novità: “Attualmente sto lavorando al mio nuovo disco che uscirà tra non molto per Neverland Records. In parallelo, inoltre, mi sto occupando di alcune iniziative collaterali insieme a brand di alta moda e case editrici grazie ai quali realizzerò delle edizioni swagg dei grandi classici della letteratura”.

Giovanna Ghiglione

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