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| 13 gennaio 2019, 11:38

Via dei Reggio, prove di messa in sicurezza del casello autostradale

Tursi pensa di allargare la curva, poi di spostare le strisce pedonali più a sud e di installare un semaforo. Si procede per tentativi. L’Associazione Comitato di Quartiere: “Gli assessori dovevano informare la cittadinanza, un’altra occasione persa”

Via dei Reggio, prove di messa in sicurezza del casello autostradale

In via dei Reggio a Multedo qualcosa si muove. Ma non soddisfa assolutamente i residenti del quartiere.

Nei giorni scorsi, alcuni operai dell’Aster, l’azienda che si occupa di manutenzioni per conto del Comune di Genova, hanno iniziato a tracciare, nel punto in cui la curva a gomito segna l’imbocco verso il casello autostradale di Genova Pegli, una nuova segnaletica orizzontale. In passato, l’Aster è sempre venuta, ridipingeva le strisce pedonali e andava via.

Adesso no. Dopo le polemiche dei mesi scorsi e soprattutto dopo la morte di un pensionato, Salvatore Ferraro, investito e ucciso in via dei Reggio da un tir proprio mentre faceva ritorno a casa, ci sono stati vari incontri tra Tursi e Società Autostrade, al fine di mettere maggiormente in sicurezza questo svincolo.

I comitati - l’Associazione Comitato di Quartiere di Multedo e Multedo per l’Ambiente - dal loro canto e pur con diverse sfumature hanno sempre ribadito la necessità di interdire il passaggio dei mezzi pesanti. Ora, gli assessori Stefano Garassino e Stefano Balleari - che hanno rispettivamente la delega alla Sicurezza e alla Mobilità - hanno deciso di andare avanti sul progetto messo a punto dagli uffici del Matitone. E i primi passi si vedono fattivamente, con la nuova segnaletica tracciata sull’asfalto.

L’intenzione, in pratica, è quella di allargare il più possibile la curva. E, non essendo questo possibile sulla corsia a sud, perché vi sono marciapiede e palazzi, si andrà a ‘mangiare’ spazio nella corsia a nord.

Nei giorni scorsi, si è già provveduto a eliminare i cassonetti della spazzatura, che sono stati spostati più in alto, sempre in via dei Reggio. Anche lo stop per chi proviene dalla parte alta della strada è stato rialzato di alcuni metri. Per terra iniziano a comparire le prove della nuova linea di mezzeria, che ritraccia completamente la curva. Chi salirà da via dei Reggio verso il casello si dovrà allargare molto di più a destra. Mentre, al contrario, chi scenderà dovrà allargarsi un poco di più a sinistra, in modo da evitare di finire con le ruote contro il marciapiede.

Questo è il primo passo del progetto, che Tursi intende portare avanti per via sperimentale. Per adesso, quindi, si parte dall’allargamento della curva. Ma i successivi passi sono già sulla carta. Si tratta dello spostamento delle ‘zebre’ più a sud, ovvero dove la strada torna a essere in rettilineo e della collocazione, laddove sboccano ora le vecchie strisce e inizia la ‘creuza’ che porta a Pegli, di un guardrail in continuazione rispetto a quello già esistente e di competenza di Autostrade.

L’intenzione, infatti, è quella di interdire in ogni modo l’attraversamento pedonale in curva, portando i pedoni a transitare in prossimità delle nuove strisce, che saranno per giunta regolate da un impianto semaforico.

Ieri, l’Associazione Comitato di Quartiere di Multedo ha mostrato sulla propria pagina Facebook i disegni del progetto, esprimendo il proprio disappunto: “Mangiano posteggi in via dei Reggio e non risolvono la situazione”, afferma perplesso Sergio Di Antonio, presidente del Comitato.

E Simona Granara, membro del direttivo, aggiunge: “Eravamo rimasti in parola con gli assessori di Tursi che sarebbero venuti a illustrare le loro intenzioni alla cittadinanza. Invece i lavori sono partiti senza che nessuno ne fosse informato. Ci siamo rimasti male. Crediamo che procedere per esperimenti non sia la cosa giusta e che la soluzione migliore resterebbe, comunque, quella di interdire al transito i mezzi pesanti, anche se molto difficile da realizzare”.

Via dei Reggio, in effetti, non nasce per ospitare un casello autostradale. Neppure sarebbe stata adatta negli anni Sessanta, figuriamoci con i volumi di traffico attuali, con le dimensioni dei tir notevolmente aumentate, con le conseguenze del crollo del Ponte Morandi. “Perché non si pensa mai a portare avanti - osserva Di Antonio - il progetto del casello definitivo che sbocchi direttamente sull’Aurelia? Non dimentichiamoci che questo assetto di via dei Reggio è ‘provvisorio’ da oltre cinquant’anni”.

Allargare la curva, di fatto, ha portato a cancellare parcheggi: perché i cassonetti sono stati spostati dove c’erano alcuni stalli riservati alle automobili. L’utilità di un semaforo in fondo a un casello autostradale, dove il traffico dev’essere per natura fluido, non già il contrario, pare sin da subito pari a zero. Per non parlare delle strisce pedonali nel tratto in cui il marciapiede è più stretto: vanno bene per chi va a piedi, ma per una mamma che spinge il passeggino o una persona disabile come la mettiamo?

L’impressione è che siano - e restino - tutti bei palliativi per non affrontare mai il problema di fondo. Che lì quel casello, nell’anno del Signore 2019, non ci dovrebbe proprio stare. Punto.

Alberto Bruzzone

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