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Attualità | 11 gennaio 2019, 14:17

L'Ordine dei Giornalisti "frena" il bando come addetto stampa del comune di Savona: "Non può fare marketing"

Il comune di Savona aveva pubblicato un bando per il nuovo addetto stampa lo scorso dicembre con al centro anche il marketing, incompatibile con il mestiere del giornalista

L'Ordine dei Giornalisti "frena" il bando come addetto stampa del comune di Savona: "Non può fare marketing"

Il Comune di Savona ancora al centro delle polemiche. Dallo scorso marzo dopo le dimissioni dell'addetto stampa Cristiano Bosco, l'amministrazione Caprioglio ha dovuto gestirsi autonomamente la comunicazione e lo scorso 18 dicembre per ovviare alla problematica il comune ha indetto un bando per l'assunzione di un addetto che due volte alla settimana avrebbe dovuto mantenere i contatti con la stampa, i cittadini e le istituzioni.

Il sindaco infatti con la delibera di Giunta chiedeva di "affidare il servizio di comunicazione istituzionale e marketing dell'Ente tramite l'utilizzo della piattaforma telematica del Comune di Savona al fine di dotare gli organi di governo di un supporto per le attività di Ufficio Stampa e comunicazione istituzionale, demandando al settore competente, servizio organi istituzionali alle dipendenze del Segretario Generale, di procedere all'affidamento per un periodo di 24 mesi. Di fare riferimento per l'affidamento di tali attività allo stanziamento di Bilancio previsto al capitolo di spesa "43.000", ad oggetto "Attività di relazione con il cittadino-utente", per un importo annuo pari a 20mila euro".

Ma l'Ordine dei Giornalisti regionale non ci sta e il presidente Filippo Paganini fra presente l'incompatibilità del verbale di deliberazione ad oggetto "affidamento del servizio di comunicazione istituzionale e marketing dell'ente": "E' doveroso far rilevare con la presente - spiega Paganini, che scrive la lettera al sindaco Ilaria Caprioglio e al presidente del consiglio comunale Renato Giusto - che l'incarico attribuito a un giornalista di addetto all'ufficio stampa di un ente pubblico non è compatibile con l'attività di marketing".

"L'incompatibilità emerge in modo inequivocabile dalla stessa definizione di legge della figura di giornalista e dalle sue caratteristiche deontologiche più volte affermate in sentenze di vari ordini e gradi della giustizia ordinaria e da provvedimenti di autodisciplina dell'Ordine dei Giornalisti.Tale incarico, inoltre, risulterebbe incoerente con le previsioni di cui alla legge numero 150 del 2000 e del decreto del presidente della Repubblica numero 422 del 2001” continua Paganini.

La consigliere comunale del Gruppo Misto Simona Saccone inoltre ha attaccato nuovamente il sindaco: “Come sempre avviene, questa giunta nomina persone senza il coinvolgimento dei consiglieri e usando i soldi pubblici. Il fatto che il sindaco e la giunta pensino di poter nominare (a pagamento) persone che non sono in possesso delle credenziali per poter svolgere il loro compito lascia pensare che a distanza di due anni e mezzo dalla vittoria del centro-destra non conoscano ancora il regolamento del Comune. Difficile ritrovarsi in un tipo di governance così superficiale da essere bacchettata dall’Ordine dei Giornalisti regionale".

Luciano Parodi

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