Si abbassano le temperature ed ecco che si scatena il primo picco influenzale. Sebbene le due cose non siano strettamente collegate (occorre tenere sempre a mente che il raffreddamento è diverso dalla vera e propria influenza) i dati non mentono e gli esperti raccomandano di non sottovalutare questa malattia.
Cos’è l’influenza e quali sono i suoi sintomi
È una malattia provocata da virus (virus influenzali) che infettano le vie aeree (naso, gola, polmoni).
- Sintomi generali: febbre, spossatezza, mal di testa, dolori muscolari
- Sintomi respiratori: tosse, mal di gola, respiro affannoso
- Sintomi gastro-intestinali: nausea, vomito e diarrea (specie nei bambini)
Quanto è diffusa e quali complicazioni può dare
In Italia nella stagione 2017-18 si sono ammalate di influenza quasi 9 milioni di persone, 744 in modo grave, e di queste 160 sono decedute. In molti casi i sintomi si risolvono spontaneamente entro 7-10 giorni, ma alcuni gruppi di persone sono a maggior rischio di complicanze come:
- polmoniti virali o batteriche secondarie
- disidratazione
- sinusiti e otiti (queste soprattutto nei bambini)
- peggioramento di malattie preesistenti (diabete, malattie immunitarie, cardiovascolari, respiratorie croniche, ecc.)
Come si trasmette
I virus influenzali si trasmettono per via aerea attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni respiratorie, in maniera diretta (tosse, starnuti, colloqui a distanza ravvicinata) e indiretta (dispersione di goccioline e secrezioni su oggetti e superfici).