Politica - 04 gennaio 2019, 15:30

Provincia, la Lega "fa saltare il banco", bocciata la lista unitaria, l'ex presidente Giuliano: "Hanno spaccato una comunità"

Scoppia la bagarre politica, il 27 gennaio verranno votati i prossimi consiglieri provinciali: è divisione totale tra le compagini politiche dopo la nomina trasversale del presidente Olivieri che poteva portare a un'amministrazione condivisa

"Si sono alzati i toni in maniera che non mi piace e non condivido, ho parlato con la maggior parte dei sindaci, dalla Val Bormida ai primi cittadini di Finale, Albenga e Vado, domani chiarirò la mia posizione in merito alla diatriba politica che si è venuta a creare".

Il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri preferisce non commentare al momento la presa di posizione della Lega in merito al rinnovo del consiglio provinciale previsto per il prossimo 27 gennaio, giornata in cui i 69 sindaci e 774 consiglieri comunali della provincia voteranno la composizione. Gli esponenti del Carroccio hanno optato per la creazione di una lista di centrodestra (se Forza Italia sarà d'accordo) che avrà come termine di scadenza il 7 gennaio, smentendo di fatto l'idea di fondo del neo presidente, sindaco di Calizzano, eletto praticamente all'unanimità con i voti degli amministratori, rappresentanti di diverse fazioni politiche.

Quindi niente unione tra Lega, Forza Italia e Pd, bocciata la candidatura definita trasversale, un unione che aveva messo tutti d'accordo anche durante l'ex amministrazione Giuliano.

I sindaci in quota Pd non sono d'accordo e alcuni sembrano già pentiti di aver votato per l'attuale presidente: "In questi anni in mezzo anche a difficoltà economiche, abbiamo lavorato in un clima unitario e con il concetto che la Provincia deve essere la Casa dei Comuni. Il ruolo di Consigliere Provinciale è un ruolo di servizio, svolto senza indennità o rimborsi e deve essere svolto al di là di ogni appartenenza politica" dice il sindaco di Celle Ligure Renato Zunino.

"Io avevo creduto e avevo sottoscritto con convinzione la nomina da presidente del sindaco di Calizzano anche in base ad un impegno di una lista unitaria in rappresentanza dei territori. Questo non avverrà perché si è fatto prevalere la appartenenza politica al ruolo amministrativo, sono sincero mi dispiace di averlo votato se avessi saputo non avrei accettato la candidatura unitaria che invece si è dimostrata essere di parte. I ragionamenti che sono stati fatti sono spariti. Di questo sono amareggiato e comunque spero che il nuovo consiglio lavori comunque unitariamente sui i temi importanti che riguardano la nostra Provincia" spiega Zunino, consigliere provinciale durante la gestione Giuliano che si è occupato negli ultimi 4 anni dell'Ato Rifiuti e Idrico e del progetto Elena. 

Più che amareggiata la presidente uscente e sindaco di Vado Ligure Monica Giuliano che aveva proposto a Olivieri anche l'ipotesi di puntare su 10 sindaci del territorio: "Sono dispiaciuta, quando nel 2014 abbiamo iniziato questo cammino, nonostante prevalesse il centrosinistra, avevamo deciso per un cammino unitario, anche con il presidente uscente Vaccarezza, era stata fatta una scelta coinvolgendo persone serie, consapevoli che da quel momento la Provincia sarebbe diventata una cosa diversa e decidendo in questo modo è stata la nostra fortuna".

"Non abbiamo mai fatto entrare segretari di partito, ho parlato con tutti, senza distinzioni, ho tentato di trovare sempre e comunque una sintesi, l'obiettivo era di portare a casa risultati, non avremo potuto raggiungere l'obiettivo dell'Ato idrico e l'Aria di Crisi che comunque sono ancora argomenti caldi come Tpl. Se ti spacchi è finita, questo cammino è morto e mi dispiace, c'è una miopia di una parte, che non si capisce, capisco che la Lega alle amministrative e alle comunali voglia lottare da soli ma così facendo hanno fatto mettere bollini a tutti, hanno spaccato una comunità,i sindaci, ci sono ancora molte cose da fare, è un errore gravissimo. Non è quello che ci serve oggi" conclude Monica Giuliano.

Luciano Parodi