Politica - 04 gennaio 2019, 08:31

Elezioni provinciali, Vigliercio (Pd): "Il presidente rinnega la visione dell'unità, spalleggiando la logica delle poltrone"

"Si interrompe un percorso in cui la Provincia è stata la casa dei Comuni al di là delle appartenenze politiche. Il nuovo presidente era stato eletto sulla base di un accordo ampio che aveva coinvolto quasi tutti i Comuni"

Il segretario provinciale del Pd, Vigliercio

I buoni propositi di "trasversalità" risalivano a soltanto due mesi fa, con l'insediamento di Pierangelo Olivieri alla guida dell'ente provinciale. Il sindaco di Calizzano aveva messo d'accordo praticamente tutti gli amministratori savonesi per la successione a Monica Giuliano (con la convergenza di 65 su 69) e, appena insediato, aveva ribadito di voler portare avanti politiche di territorio, non di bandiera

Ora però, con le elezioni del consiglio provinciale alle porte, irrompono sulla scena le posizioni di partito.

Il segretario provinciale della Lega, Roberto Sasso del Verme, ha detto no ad un listone unico che comprenda Lega, Forza Italia e Pd. Gli esponenti di Forza Italia si sono accodati alla linea dell'alleato regionale, con il coordinatore Vacca che ha annunciato l'impossibilità di rompere con i leghisti "partner naturali". 

Duro l'affondo del segretario provinciale del Pd, Giacomo Vigliercio: "Si interrompe un percorso in cui la Provincia è stata la casa dei Comuni al di là delle appartenenze politiche. Il nuovo presidente era stato eletto sulla base di un accordo ampio che aveva coinvolto quasi tutti i Comuni, con la garanzia da parte sua della prosecuzione di una gestione unitaria in cui le priorità avrebbero dovuto essere i problemi del territorio. Ora il presidente ha rinnegato questa visione. Ha scelto di comportarsi da uomo di parte facendosi garante della spartizione di poltrone all’interno del centrodestra". 

"La nostra provincia ha bisogno di risposte a problemi in via di definizione per i quali c’è bisogno di scelte unitarie al di là delle appartenenze: Lega e Forza Italia vogliono al contrario occupare le Istituzioni e sottometterle alle logiche di partito - prosegue Vigliercio - Il Partito Democratico non è disponibile ad aderire ad un ragionamento di questo tipo e men che meno è mai stato interessato ad accordi di potere con la Lega". 

"Vorremmo invece - conclude - affrontare temi come la gestione pubblica dell'acqua, una gestione virtuosa del ciclo di rifiuti, del trasporto pubblico locale, della viabilità, solo che per parlare di quelli prioritari".

Redazione