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| 31 dicembre 2018, 16:46

Pegli, raccolta dei rifiuti nuovamente a singhiozzo

Nel centro della delegazione e nelle zone collinari tornano le problematiche. Intanto è in arrivo il nuovo dirigente per i servizi e la raccolta, una figura sulla quale Tursi conta molto in termini di efficientamento. Assunti in trenta addetti grazie al Decreto Genova

Pegli, raccolta dei rifiuti nuovamente a singhiozzo

Giornate nuovamente difficili per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti nel Ponente genovese. Dopo la settimana ‘campale’ di novembre, riecco - prontamente segnalate sui social network - alcune cumulate di sacchetti al di fuori dei cassonetti, sia per quanto riguarda la frazione umida, che per l’indifferenziato, la carta e il vetro. Il tutto, condito dai soliti incivili che vicino ai bidoni, specie nelle zone collinari, continuano a scaricare di tutto: porte, finestre, televisori, elettrodomestici. L’isola ecologica di Pra’ è a pochi passi, funziona benissimo ma non viene neppure presa in considerazione. Senso civico zero.

Quanto al resto, un po’ di spazzatura in più al di fuori dei bidoni, specie dopo Natale e Santo Stefano, è sempre stata la consuetudine. Ma è anche vero che, nei giorni scorsi, la zona di Ponente ha scontato alcuni disservizi tecnici da parte di Amiu, che sono comunque in via di risoluzione. Questa mattina è stata effettuata una pulizia radicale di via Argentina a Pegli, mentre nelle giornate successive si passerà a tutte le altre zone dove sono state segnalate criticità.

L’assessore comunale all’Ambiente, Matteo Campora, gira puntualmente ogni richiesta agli uffici di Amiu, si lavora all’insegna della collaborazione, in giornate tradizionalmente molto difficili perché la quantità di immondizia da scaricare e smaltire è notevolmente superiore.

Intanto, per quanto riguarda l’azienda che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti per conto del Comune di Genova, con l’arrivo del 2019 sono attese alcune importanti novità. Una riguarda i vertici: è ormai vicinissima la nomina del nuovo dirigente per i servizi e la raccolta di Amiu. Una figura ‘esterna’, molto competente e preparata, sulla quale Tursi fa un grande affidamento per ottimizzare i tempi e migliorare anche le percentuali della differenziata, sino a questo momento molto basse. Il nuovo dirigente avrà il compito di coordinare le varie unità territoriali e avrà ampi poteri.

L’altra novità, invece, riguarda il personale ed è stata comunicata nei giorni scorsi. Un aumento di addetti che consentirà di ridurre le problematiche soprattutto nella zona intorno al Ponte Morandi, ma anche a Ponente.

I nuovi lavoratori (tra loro cinque donne e venticinque uomini) entrano in organico grazie allo stanziamento economico previsto dal Decreto Genova. Saranno operativi da subito in Val Polcevera e nelle zone coinvolte più direttamente dal crollo del viadotto.

“Grazie al Decreto - sottolinea Matteo Campora - saremo in grado di assicurare un servizio migliore e potenziato soprattutto nelle zone colpite dal crollo del Ponte. Ricordo che da subito l’amministrazione comunale ha fatto fronte all’emergenza, insieme ad Amiu, centuplicando i propri sforzi. Queste nuove assunzioni rappresentano una vera e propria boccata d’ossigeno”. “Più addetti Amiu per la pulizia delle strade, per l’attività di rimozione e bonifica di mobili e ingombranti e per il potenziamento della raccolta differenziata”, spiega Tiziana Merlino, direttore generale di Amiu.

Il tragico evento del 14 agosto, costato la vita a due dipendenti dell’Azienda, ha avuto ripercussioni sui servizi e sull’organizzazione di Amiu, rendendo complicata la gestione e il trasporto dei diversi materiali. Basti ricordare la perdita dell’isola ecologica che prima raccoglieva il 15% di rifiuti ingombranti, mobili ed elettrodomestici della città e dell’area di stoccaggio e lavorazione del legno, situata proprio sotto uno dei piloni del ponte (attuale zona rossa).

Insieme alle nuove aree individuate per la logistica e i servizi operativi, le nuove assunzioni consentiranno fin da subito di far fronte alle necessità della Val Polcevera e delle zone del Ponente conseguenti all’evento del crollo del Ponte, in attesa di un completo ritorno alla normalità che si potrà raggiungere con la realizzazione del nuovo viadotto. Tutti i trenta neo assunti erano disoccupati e facevano parte di una graduatoria aziendale per addetto alla raccolta e allo spazzamento del suolo.

Alberto Bruzzone

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