Tra le luci colorate ed i pacchetti infiocchettati, simboli dello sfrenato consumismo, proviamo a pensare ad un Natale diverso.
Un Natale anche per l'uomo perseguitato e ucciso per le sue idee, la sua provenienza o la sua religione, per il profugo respinto, per l'animale torturato in nome di una falsa scienza, per l'anziano relegato nell'ospizio perché inutile, per l'animale abbandonato perché non diverte più.
Facciamo posto nei nostri cuori ad un Natale diverso, senza l'albero strappato alla terra per essere addobbato e poi gettato dopo pochi giorni, senza regali costosi, senza cibi raffinati e superflui che costano atroci sofferenze agli animali, mentre migliaia di bambini muoiono di fame. Ricordiamoci del bue e dell'asinello del presepe, il cui fiato scalda Gesù Bambino; perché questo sia veramente un Buon Natale per ogni essere vivente; non mettiamo sangue nei nostri regali.
E neppure nel piatto di Natale: i volontari della Protezione Animali savonese propongono un menu senza carne e pesce, augurando a tutti un Buon Natale.