Savona - 24 dicembre 2018, 18:30

Natale 2018: gli auguri dei Vescovi Calogero Marino e Guglielmo Borghetti

Come ogni anno Savonanews formula gli auguri di Buon Natale ai propri lettori con le parole dei due Vescovi delle Diocesi presenti all’interno della nostra provincia.

Come ogni anno Savonanews formula gli auguri di Buon Natale ai propri lettori con le parole dei due Vescovi delle Diocesi presenti all’interno della nostra provincia.

Questo il messaggio di auguri e di pace del Vescovo della Diocesi di Savona-Noli Mons. Calogero Marino:

"Natale chiede di imparare a coniugare il verbo accogliere. Si tratta di accogliere quel bambino in cui i credenti riconoscono il segno, il sacramento della presenza, della tenerezza di Dio. In quel bambino accolgo il Dio che mi visita, questo è il messaggio del Natale. Accoglierlo non è mai scontato, per lui non c'era posto secondo il vangelo di Luca, nell'alloggio e quindi è nato nella mangiatoia, fuori dalla città, accogliere quel bambino come Gesù, significa accogliere tutti gli esclusi e gli scartati. Ma anche accogliere con speranza sapendo che ancora prima di accogliere siamo accolti da Dio, c'è un Dio che ci viene incontro, nel segno della tenerezza della misericordia, della bontà, quindi il Natale ci dice che la vita dell'uomo non è una vita persa ma una vita salvata e amata. In questi tempi così difficili, penso alla crisi economica, a tante ferite nella vita delle singole persone, il primo messaggio è che la nostra vita non è persa, non è sprecata, non è una vita buttata via, ma è una vita molto amata. Se quel bambino è Dio la vita di ciascuno di noi è una vita amata, salvata".

Questo invece il messaggio del Vescovo della Diocesi di Albenga-Imperia, Mons. Guglielmo Borghetti:

"Un augurio sincero e profondo, carico di affetto pur nella consapevolezza che il Natale, ogni anno porta la grande luce del bambino di Betlemme, questo piccolo che ci è stato donato. Che nasce per la salvezza dell’uomo, per liberarlo dal nulla, dal non senso e dall’aggressività. Pur nella consapevolezza che, dentro questa meravigliosa luce, ci sono anche molte oscurità che appannano lo scenario della nostra età. Penso alle tante violenze sulla donna, ai problemi forti del territorio come la disoccupazione. Situazioni che non creano, nelle famiglie, quella serenità che auspichiamo. A tutti voi non posso altro augurare che, guardando quel bambino e soffermandosi per qualche minuto in silenzio, si possa vedere nei suoi occhi la speranza per l’umanità. Un invito a tutti a raccogliere le forze per costruire insieme un Mondo più bello e più abitabile, segnato dalla presenza del principe della Pace, che è Gesù Cristo".

Redazione