Attualità - 17 dicembre 2018, 10:35

Pasa (Cgil): "L’innamoramento della politica verso la privatizzazione di servizi fondamentali per i cittadini è profondamente sbagliata"

"Il privato, in tutto il Mondo, tende a massimizzare i guadagni, non lavora per il bene pubblico ma per il proprio bene"

In merito alla questione delle privatizzazioni, il segretario generale Cgil Savona Andrea Pasa commenta: "L’innamoramento della politica verso la privatizzazione di servizi fondamentali per i cittadini è profondamente sbagliata, e lo è ancora di più in un momento di crisi economico-occupazionale che la nostra Provincia sta vivendo da oltre 10 anni; basta pensare alla volontà della politica locale di privatizzare settori quali l’igiene ambientale con la Società ATA , il trasporto pubblico locale con la società TPL, la sanità ligure con la privatizzazione degli ospedali di Cairo Montenotte e Albenga".

"Quando si parla di privatizzazioni nel nostro Paese penso ci debba porre una domanda molto semplice; Se un privato compra una cosa pubblica, allora pensa di guadagnarci, o no? Quindi perché non ci guadagna il pubblico? In molti paesi i dipendenti pubblici sono chiamati “civil servants” o meglio lavoratrici e lavoratori che pongono le loro competenza professionali e il loro senso civico al servizio della collettività, all’interno di strutture pubbliche o all’esterno di esse, e sono orgogliosi di esserlo. Io penso che le cose pubbliche debbono funzionare meglio di quelle private e i guadagni debbano andare al pubblico , ed essere reinvestiti in modo che il pubblico sia sempre più efficiente e che il servizio offerto ai cittadini migliori sempre di più". 

"Il privato, in tutto il Mondo, tende a massimizzare i guadagni, non lavora per il bene pubblico ma per il proprio bene. Il Pubblico se non funziona non è per difetti strutturali del pubblico, ma per la gestione di incompetenti e a volte disonesti. La dismissione del patrimonio pubblico degli ultimi 30 anni a seguito di cattive gestioni e quindi il trasferimento dei guadagni al privato hanno distrutto questo Paese". 

"La soluzione, non può essere quella di privatizzare, ma affidare il pubblico a onesti competenti e mettere nelle migliori condizioni possibili migliaia di lavoratrici e lavoratori di questi settori. Tutto ciò calza a pennello per le questioni che in questi giorni investono la sanità Ligure con la decisione, profondamente sbagliata della Regione Liguria di privatizzare gli ospedali di Cairo e Albenga.

"Inoltre, cosa non da poco, di cui bisognerà tenere conto in futuro, rispetto alla privatizzazione di due Ospedali come quello di Cairo e di Albenga è in richiamo della Corte dei Conti di giugno del 2018. La Corte dei Conti ha richiamato l’Asl 2 invitandola a monitorare i costi complessivi, dopo l’analisi del bilancio del 2016, rilevando uno sforamento dei tetti di spesa di legge per le prestazioni sanitarie ospedaliere affidate ai privati; la risposta dell’Asl 2 fu che l’aumento dei costi del 2016 aveva permesso di ridurre le fughe ospedaliere". 

"Contrariamente da quello che ha messo in campo la Regione in tema di Sanità, è necessario, ormai urgente per la nostra Regione, di procedere davvero verso una Sanità moderna, più aderente ai mutati bisogni dei cittadini, che prenda incarico la persona e la accompagni lungo tutto il percorso di cura personalizzato, delineato per affrontare la fase critica di fragilità, mantenendone il carattere universalistico - conclude - Come organizzazione Sindacale non abbiamo una posizione preconcetta nella logica in cui il privato interviene ad integrazione del pubblico determinandone anche una sana competitività, inaccettabile è, se tale presenza avviene in sostituzione o a discapito del pubblico". 

 

Comunicato stampa