- 11 dicembre 2018, 18:27

Toti contro Toninelli sul Morandi: "Basta parole a vanvera"

Il presidente della Regione Liguria a Tonineli dopo le dichiarazioni al programma tv "l'Aria che Tira": "Sei ministro, lavora e apri cantieri, oppure facciamo un referendum e vediamo cosa pensano i liguri"

Il presidente della Regione Giovanni Toti attacca duramente il ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli, accusandolo di "parlare a vanvera" e di non ottenere quei risultati operativi fondamentali per la ripresa di Genova e di tutta la Regione. Il duro comunicato stampa di Totiè una risposta alle dichiarazioni fatte dall'esponente 5 Stelle nel corso della trasmissione televisiva "L'Aria Che Tira".

"Il Ministro Toninelli non perde occasione per dimostrare la propria ignoranza e incapacità. L’unica cosa di vero che sostiene è che siamo molto diversi, per fortuna - scrive Toti nella nota stampa - Toninelli forse non si rende neppure conto che è stato proprio lui a fare il più grande favore ad Autostrade, inventandosi una legge per cui, prima volta nella storia, il danneggiato paga e chi è oggettivamente responsabile del disastro, Autostrade per l’Italia, sta con le braccia conserte a guardare. Sono il primo che vuole individuare e punire i colpevoli della strage ma questo compito spetta alla magistratura e non all'investigatore Toninelli. Io, è vero, avrei fatto pagare e ricostruire il ponte a quella società, sotto controllo pubblico, come si fa in tutto il mondo. Questo avrebbe consentito di demolire e ricostruire in fretta, senza intoppi e senza costi. Toninelli, al contrario, si è divertito a sperimentare pittoresche teorie, usando i liguri come cavie. Tutti noi, ora, speriamo che il Commissario Bucci, con il suo lavoro, riesca a mettere una toppa ai disastri compiuti dal Ministro. Sperando che nessuno faccia ricorso, incrociando le dita e trattenendo il fiato".

"Sono sicuro, purtroppo, che il Ministro Toninelli non si rende conto del danno fatto alla nostra Regione e del regalo fatto, invece, ad Autostrade - aggiunge il presidente Toti - Di ben altro Toninelli dovrebbe occuparsi in tv, invece di chiamarmi in causa a sproposito per mascherare errori gravissimi da lui compiuti in questo recente passato. Dovrebbe occuparsi del futuro. Tra mesi... non anni, come direbbe lui, ci accorgeremo dei danni prodotti dal blocco delle grandi opere da lui voluto. Invece di parlare a vanvera, Toninelli ci dica tra quante settimane aprirà il cantiere della Gronda di Genova; ci dica come intende risolvere, il compito spetta a lui, il cantiere bloccato dell’anello ferroviario del capoluogo; ci dica, per favore, perché non autorizza lo sblocco dei fondi del quinto lotto del Terzo Valico che consentirebbero 2000 assunzioni in Liguria. E già che va in Tv, ci dica di tutte le altre grandi opere, a partire dalla Tav, bloccate dal suo Ministero".

"Dopo che il suo Movimento, nato proprio in Liguria, ha perduto tutto il perdibile, Regione, Genova, persino i Municipi della città, proprio per le sue posizioni anti-progresso e velleitarie, Toninelli è ancora convinto, con l’arroganza di chi non sa ciò che dice, di poter imporre alla maggioranza dei cittadini la sua miope e oscurantista visione del mondo? Caro Ministro, facciamo così: un referendum su Gronda, Terzo Valico e altri cantieri che tieni bloccati nella tua penna con supponenza. Ma mettiamoci la faccia: se i cittadini diranno di sì alle grandi opere tu metti una parte dei soldi dedicati al reddito di cittadinanza nei cantieri per accelerare i lavori e ti dimetti - conclude Toti - Al contrario, se i cittadini voteranno per fermare i lavori, mi dimetto io seduta stante. Se ci stai, organizziamo subito il voto. Caro Ministro, spiega ai tuoi colleghi di Movimento che a sostenere che si prendono soldi da Autostrade per l’Italia, quando non è vero, si rischia una querela. Capisco la vostra difficoltà nel comprendere le leggi, ma state attenti! Piuttosto, noi da Autostrade mai preso un euro...la Casaleggio associati?".

Redazione