È stato approvato il Protocollo di intesa tra le Regioni Liguria, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Toscana e Valle d’Aosta e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali finalizzato alla prosecuzione delle attività correlate alle fasi successive della candidatura alla Lista del Patrimonio Mondiale Unesco della Via Francigena Italiana.
Come è noto, la Via Francigena è un percorso di pellegrinaggio che collega Roma a Canterbury, nel Regno Unito, attraversando Svizzera e Francia, riconosciuto dal Consiglio d’Europa “Grande Itinerario Culturale”.
L’obiettivo del Protocollo di intesa è quello di realizzare la valorizzazione della specifica porzione del tracciato che attraversa le Regioni nella prospettiva di vederne riconosciuta l’eccezionale particolarità e importanza, sia sotto il profilo culturale che paesaggistico, al fine di tutelarne e conservarne lo straordinario valore universale per le generazioni presenti e future.
I sottoscrittori del Protocollo si impegnano a operare con la massima collaborazione per il buon esito della candidatura della Via Francigena Italiana alla Lista del Patrimonio Unesco, individuando nel Protocollo stesso lo strumento di carattere generale per indirizzare, sviluppare e armonizzare gli interventi necessari e opportuni.
Nello specifico, le parti si impegnano a:
• procedere alla richiesta di iscrizione nella “Tentative list” nazionale, con la quale lo Stato segnala al Centro del Patrimonio Mondiale i beni per i quali intende chiedere l’iscrizione nella Lista Patrimonio Mondiale;
• realizzare uno studio tematico che analizzi l’intero tracciato europeo della Via Francigena con l’obiettivo di identificare valori e criteri comuni e di verificare se il tratto italiano possa essere un primo tratto di riferimento (questo documento sarà sottoposto alla condivisione da parte di tutte le nazioni europee interessate);
• porre in essere tutti gli atti opportuni e conseguenti per gli obiettivi dichiarati in vista dell’elaborazione del Dossier di candidatura e annesso Piano di gestione.
Il Protocollo di intesa avrà una durata biennale e potrà essere rinnovato attraverso l’esplicita manifestazione d’assenso da parte dei soggetti sottoscrittori.