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Coldiretti Informa | 04 dicembre 2018, 18:36

Cinghiali a spasso in ospedale a Genova, Coldiretti Liguria: “Anche loro hanno diritto alla mutua?”

Affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa: "Come Coldiretti Liguria abbiamo presentato alla Regione un decalogo con le misure che secondo noi andrebbero adottate urgentemente per arginare il problema."

Cinghiali a spasso in ospedale a Genova, Coldiretti Liguria: “Anche loro hanno diritto alla mutua?”

Tra ambulanze e barelle una famiglia di cinghiali, incurante del luogo dove si trovava, ha scorrazzato liberamente nelle aiuole dell’Ospedale genovese San Martino, rendendo sconcertati pazienti e familiari, che tutto si aspettavano, meno un incontro del genere in Ospedale.

È quanto riporta Coldiretti Liguria sottolineando che non è il primo episodio dove gli ungulati entrano nel centro genovese scendendo dai boschi, a testimonianza della crescita ormai fuori controllo della popolazione. L’invasione della fauna selvatica in Liguria non è più solo un problema dell’agricoltura, ma di tutta la società: la crescita esponenziale di cinghiali, daini, lupi e altri animali selvatici ha portato ad un sovrappopolamento di esemplari che sono arrivati ad occupare i centri abitati e a generare, con la loro presenza, anche numerosi incidenti sulle strade. A rischio c’è l’incolumità delle persone, e la sicurezza stessa degli animali, dal momento che un così alto numero di esemplari facilita l’insorgere di epizoozie.

“Questo è l’ultimo episodio di una lunga serie - affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa -  che va dai cinghiali alle foci dei fiumi a quelli che scorrazzano per le arterie cittadine principali o nelle piazze delle stazioni ferroviarie. Questi animali possono rappresentare un pericolo per l’incolumità delle persone che si trovano faccia a faccia con esemplari che non di rado hanno al seguito i cuccioli. Il settore agricolo rimane ancora quello che ha subito gli attacchi più duri ma bisogna prendere atto che non è un problema delle sole aziende colpite, ma che è in gioco l’economia di intere aree della regione, nonché l’equilibrio del nostro territorio dove, l’abbandono da parte delle aziende agricole causerebbe danni incalcolabili al patrimonio ambientale e paesaggistico. Cinghiali che scorrazzano in un ospedale è un evento al limite del pensabile, che deve far riflettere alla necessità di un’azione forte e risolutiva prima che si verifichi qualche grave evento. Come Coldiretti Liguria abbiamo presentato alla Regione un decalogo con le misure che secondo noi andrebbero adottate urgentemente per arginare il problema. Ribadiamo inoltre la necessità di portare avanti gli studi sulla sterilizzazione con esca, pratica già attiva in altri Paesi europei, che controllerebbe la fertilità dei capi e ne permetterebbe la riduzione del numero a lungo termine. Noi ci auguriamo che le Istituzioni Regionali prendano in seria considerazione questa pratica, predisponendo un piano di finanziamento e studio che porti ad una sperimentazione vera sul territorio.

 Fra le misure contenute nel decalogo c’è  la necessità di intervenire per la semplificazione della legge regionale in materia di autotutela del fondo agricolo, che conta ad oggi solo 10 titolari d’azienda in possesso di regolare porto d’armi autorizzati,  di adottare la rotazione delle squadre di caccia anche da fuori regione, di predisporre il monitoraggio online degli abbattimenti per evitare il consueto mancato raggiungimento degli obiettivi, di incrementare l’utilizzo di recinti e gabbie di cattura, e di togliere il risarcimento dal regime De Minimis.  

comunicato stampa

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