Un Consiglio comunale di Savona monotematico sul tema del piano concordatario presentato da Ata e l’autorizzazione alla costituzione di una società a responsabilità limitata, una new.co, azienda privata che rileverà al 49% la partecipata savonese tramite un bando pubblico.
Venerdì 7 dicembre alle 14.30, a quattro giorni dalla sentenza del Tribunale Fallimentare che deciderà se approvare il piano concordatario o portare al fallimento Ata, il consiglio comunale si riunirà con un solo punto all’ordine del giorno. Prima però, la pratica verrà affrontata nella prima commissione consiliare di domani, 4 dicembre, alle 14.30 alla presenza dei consiglieri comunali.
Situazione al momento ancora in divenire vista la pendenza dell’11dicembre e saranno giorni di intenso lavoro per l’assessore alle partecipate Silvano Montaldo e gli uffici comunali. Diverse sono le delibere che devono essere varate a cominciare dai temi principali che hanno visto evidenziare perplessità da parte della Procura della Repubblica e del Procuratore Ubaldo Pelosi.
Su tutti la discarica di Cima Montà, il comune deve versare circa 600mila per la chiusura definitiva e una spesa totale che si attesta sui 5 milioni che verrà pagata nei 30 anni grazie all’aumento della Tari per i cittadini savonesi.
Inoltre nella delibera attuativa che verrà presentata nel consiglio comunale è presente la proroga fino al 31 dicembre 2028, del contratto di servizio per l’affidamento del ciclo dei rifiuti solidi urbani e di igiene urbana nell’ambito dell’esecuzione del piano: una doppia gestione di cui dovranno occuparsi la new.co e Ata.