Sono stati veramente in tanti a visitare la mostra di pittura, scultura, ceramica, fotografia e cimeli storici legati all'iconografia tradizionale dell'Arma, dedicata alla "Virgo Fidelis", organizzata dall’Associazione Nazionale Carabinieri (A.N.C.) di Varazze, Sezione "Salvo D’Acquisto", con il patrocinio della città di Varazze e la collaborazione dell’Atelier d’Arte Gambaretto di Albisola Capo e del Gruppo Artisti Varazzesi.
L’esposizione, che si è tenuta da mercoledì 21 a domenica 25 novembre 2018, presso la sede A.N.C. di via Baglietto n.9/11, ha ospitato alcune opere, prevalentemente a tema con la ricorrenza in oggetto, dei 15 artisti che hanno voluto partecipare all’iniziativa e rendere così omaggio alla Patrona dell’Arma e ai Carabinieri tutti.
Sabato 24 novembre alle ore 17:00, Michele Zanni, Presidente dell’Associazione d’Arma varazzina e promotore del progetto, ha organizzato un momento di incontro e comunione nel culto della "Virgo Fidelis", dal profondo significato spirituale e di appartenenza per i militari che quotidianamente operano con silenzio e solerzia a servizio della comunità.
«Dall’11 novembre 1949, data di promulgazione del Breve relativo di Papa Pio XII, l’appellativo "Virgo Fidelis" è legato indissolubilmente al motto dell’Arma "Nei secoli fedele"».
All’incontro, oltre ai soci del sodalizio ospitante e delle Associazioni d’Arte prima citate, parenti, amici e simpatizzanti, sono intervenuti: il Sindaco Avv. Alessandro Bozzano, l’Assessore Mariangela Calcagno, il Maggiore Dario Ragusa, Comandante Gruppo Investigativo di Savona, il Luogotenente Paolo Moscatelli, Comandante della locale Stazione Carabinieri, Antonio Rossello, in veste ufficiale di segretario sezionale A.N.C. e Presidente del Centro XXV Aprile di Albisola Superiore, i rappresentanti delle altre locali Associazioni d’Arma, colleghi do altre sezioni dei paesi limitrofi.
Ad Antonio Rossello, alpino e ufficiale dei Carabinieri in congedo, l'onore del discorso culminato con un brindisi al valore degli uomini dell'Arma, impegnati nel quotidiano lavoro di controllo, prevenzione e, quando necessario, difesa dei cittadini.
A Michele Zanni, impeccabile "padrone di una affollata casa" ed eccellente organizzatore dell’incontro e di una riuscita manifestazione in onore della Patrona dell’Arma, un sentito ringraziamento da parte della comunità varazzina e, per il sontuoso rinfresco preparato insieme con la consorte, con squisita torta di Demj Canepa, servito con la collaborazione delle signore presenti, un meritato plauso e un grazie ad ognuna di loro da tutti i partecipanti.
L’incontro del 24 novembre è stato ripreso da Giuseppe Bruzzone e commentato da Piero Spotorno, per la locale emittente TeleVarazze che lo trasmetterà a beneficio di quanti non hanno potuto partecipare.
Molto apprezzato il gesto fatto dalla socia del Gruppo Artisti Varazzesi, Caterina Galleano, che ha deciso di donare all’Associazione d’Arma varazzina un suo quadro con l’immagine della Vergine Maria, raffigurante la "Virgo Fidelis". Un’opera che la brava pittrice e ritrattista ha realizzato appositamente per questa esposizione dedicata alla Patrona dell’Arma dei Carabinieri. I suoi lavori vengono periodicamente esposti nella "Gallery Malocello".
Segue la recensione della mostra a cura di Marco Pennone, che ringraziamo per la consueta e fattiva collaborazione:
«Interessante collettiva dedicata alla Virgo Fidelis, Patrona dei Carabinieri.
Si è svolta dal 21 al 25 novembre 2018, presso la sezione Città di Varazze “Salvo d'Acquisto” dell'Associazione Nazionale Carabinieri, una interessante mostra di pittura, scultura, ceramica, fotografia, cimeli storici e temi legati all'iconografia tradizionale dell'Arma. La collettiva, cui hanno dato il patrocinio il Comune di Varazze, l'Associazione Nazionale Marinai d'Italia e l'Associazione Nazionale Alpini, è stata dedicata alla Virgo Fidelis, Santa Patrona dell'Arma. L'”Atelier d'Arte Gambaretto” di Albisola Capo ed il “Gruppo Artisti Varazzesi” hanno fornito la “materia prima”, cioè gli Artisti.
Un breve ma denso “dépliant” illustrava ai visitatori succosi cenni sulla storia dell’Arma dei Carabinieri, dalla fondazione (il 13 luglio 1814, quando il sovrano del Regno Sardo-Piemontese Vittorio Emanuele I, con la promulgazione delle Regie Patenti, istituì a Torino il Corpo dei Carabinieri Reali, con la duplice funzione della difesa dello Stato e della tutela della sicurezza pubblica, quale organismo di polizia con speciali doveri e prerogative), per procedere verso il Risorgimento (celeberrima la carica di Pastrengo nel 1848), fino alle due Guerre Mondiali ed ai tempi attuali.
Sabato 24 novembre c'è stato il “clou” della manifestazione, con l'intervento dei Comandanti delle sedi di Savona e di Varazze, delle Autorità locali, di Tele Varazze, di vari giornalisti, critici, artisti, esperti e appassionati di cose d'arte e di un folto pubblico. Ad Antonio Rossello, alpino ed ex ufficiale dei Carabinieri, l'onore del discorso culminato con un brindisi al valore degli uomini dell'Arma, impegnati nel quotidiano lavoro di difesa dei cittadini.
Ma vediamo ora chi sono stati gli Artisti intervenuti a questa collettiva.
Federica Giorgis di Villanova d'Albenga, è una stimata inventrice di nuove tecniche con cui guardare all'opera d'arte, mediante un sistema cromatico da lei brevettato che consente di vedere attraverso appositi occhiali polarizzati (o lenti, come nel caso dell'opera esposta) i cambiamenti cromatici che intervengono sull'opera stessa.
Ettore Gambaretto ha esposto due vivaci sculture in maiolica policroma, una di attualità, rappresentante “La vittoria della Legge”, con criminali in azione fermati ed arrestati dai Carabinieri, e l'altra storica, “La carica dei Carabinieri a Pastrengo”.
Di Silano (nome d'arte di Giovanni Mazza) abbiamo ammirato “Il fascino della divisa”, poetica rappresentazione di una bambina che alza lo sguardo stupito verso due Carabinieri in alta uniforme.
Emanuela Venier, la valida Artista di Celle, era presente in maniera “indiretta”, attraverso una fotografia di una cerimonia ufficiale che la ritrae insieme a dei Carabinieri.
Uno stemma della Guardia di Finanza contenente un omaggio all'Arma dei Carabinieri è stato esposto da
Diana Beciani, che ha altresì curato il rinfresco.
La poetessa valbormidese Maura Arena è da poco che si cimenta nella difficile arte dell'acquerello, ma continua a conseguire validi risultati, come in questo “Il sogno del Carabiniere”, con un giovane sotto-ufficiale con classico cappello “napoleonico” e pennacchio da parata che sogna ad occhi aperti altri berretti tipici dell'Arma.
Caterina Galleano (che spesso utilizza il nome d'arte Art Ketj, ma che qui si è presentata col suo vero nome) ci ha donato una delicata ed intensa “Virgo Fidelis” intenta a leggere: opera che l'Autrice ha deciso di donare alla sede del Comando Carabinieri di Savona.
E veniamo ora a Silvy Trésor, che ha realizzato per la mostra due opere in tecnica mista delle quali Ella stessa ci ha fornito compiute didascalie di commento. La prima è “Alla fonte della difesa”: il Carabiniere a volte si trova a svolgere il suo lavoro in un contesto degradato; ma il suo animo puro, equilibrato e “fedele nei secoli” si accorda con quello della “Virgo Fidelis” e diventa un Calice che rassicura e difende la Vita. La seconda, dotata di una bella cornice ceramica di Ettore Gambaretto, rappresenta un Carabiniere a cavallo in un luogo un po' surreale, il quale incontra un Extraterrestre che gli dona la “Verga della Tolleranza” nei confronti dello straniero, invitandolo alla sensibilità.
Enrico Andreoli, varazzino di origine, ha esposto un “Carabiniere a cavallo” nel suo tipico stile espressionista costituito da rapida gestualità e da forte impatto cromatico.
Un disegno colorato, “Alto Ufficiale dei Carabinieri a cavallo”, era l'opera del Maestro del Novecento
Giuseppe Gambaretto, il padre di Ettore, il cui ricordo non manca mai in tutte le collettive organizzate dal figlio.
Gio' Venturi, l'estroso Artista di Canelli, ci ha presentato un quadretto realizzato in “Digital Art”, che è un po' una “sintesi” di futuristica memoria di una divisa dell'Arma.
Michele Zanni, Presidente della sezione varazzina dell'A.N.C., ha esposto un Carabiniere originalmente visto di spalle e tre quadretti paesaggistici d'impronta impressionistica.
Giuseppe Di Terlizzi, che è noto fotografo e cineoperatore, ci ha fatto ammirare una serie di elaborazioni computerizzate di sue fotografie con soggetti legati in qualche misura al tema della mostra.
Di Mariella Relini abbiamo osservato un esuberante pennacchio tipicamente rosso-blu, mentre di Cristina Mantisi un'originale elaborazione digitale di un tema legato all'Arma.
Concludendo: una collettiva con pochi nomi ma validi, che hanno reso ognuno onore, con varietà e dovizia di mezzi, di tecniche e di stili, al contributo che quotidianamente l'Arma dei Carabinieri dà alla sicurezza e alla tranquillità di tutti noi cittadini.»