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Varazzino | 02 dicembre 2018, 08:30

Il Gruppo ANMI Varazze festeggia S. Barbara

L'Associazione Nazionale Marinai d’Italia, Gruppo di Varazze, medaglia d’argento “Michelangelo Corosu”, organizza la tradizionale Manifestazione in onore della Santa ed invita la cittadinanza ad intervenire numerosa.

Il Gruppo ANMI Varazze festeggia S. Barbara

Domenica 2 dicembre 2018, in occasione della festività di S. Barbara, l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, Gruppo di Varazze, medaglia d’argento “Michelangelo Corosu”, organizza la tradizionale Manifestazione in onore della Santa ed invita la cittadinanza ad intervenire numerosa.

Programma:

Ore 10,00 – Appuntamento davanti Monumento ai Caduti del Mare.

Ore 10,15 – Alza Bandiera, Preghiera del Marinaio e Deposizione Corona di Alloro.

Ore 11,00 – Funzione Religiosa Parrocchia S. Ambrogio.

Ore 12,30 – Pranzo sociale autogestito presso il locale Oratorio Don Bosco.

 

Informazioni e prenotazioni presso sede o telefonicamente 3286383019 – 3472455076

(Dario Gatti – Presidente Gruppo ANMI Varazze – ricorda a quanti interessati la Celebrazione Ufficiale che si terrà il 4 dicembre presso il Duomo di Savona alle ore 10:00)

 

4 dicembre, è Santa Barbara: storia, leggende e proverbi della protettrice da fulmini e saette.

«4 dicembre, si festeggia nella Chiesa Cattolica e in quella ortodossa Santa Barbara, invocata contro la morte improvvisa per fuoco, patrona dei minatori, protettrice da fulmini e saette, patrona degli addetti alla preparazione e custodia degli esplosivi, più in generale, di chiunque rischi di morire di morte violenta e improvvisa. Santa Barbara è anche protettrice della Marina Militare italiana, dei Vigili del fuoco, delle Armi di Artiglieria e Genio; oltre che dei geologi, dei montanari, dei lavoratori nelle attività minerarie e petrolifere, degli architetti, degli artisti sommersi e dei campanari, nonché di torri e fortezze, dei dipendenti Anas, dei Cantonieri ecc. La Santa nacque nel 273 d.C. in Asia Minore, nell’attuale Izmit, porto della Turchia, a quei tempi Nicomedia, per poi trasferirsi a Scandriglia, in provincia di Rieti, poiché il padre, fanatico pagano, era un collaboratore dell’imperatore Massimo Erculeo, che gli aveva donato ricchi e vasti possedimenti in Sabina. Barbara, con una vita riservata, intenta allo studio, al lavoro e alla preghiera, aveva una spiccata intelligenza, era portata alla meditazione, si mostrava sensibile ad accogliere il verbo della nuova fede cristiana che condannava l’idolatria, il fasto e le ingiustizie del Paganesimo ed era una bellissima ragazza, richiesta in sposa da molti pretendenti, sebbene non avesse intenzione di convolare a nozze, poiché desiderosa di consacrarsi a Dio.» 

Comunicato Stampa

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