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Savona | 27 novembre 2018, 13:46

Telelavoro, ok all’unanimità su mozione per promuovere lo smart working nelle aziende colpite dal crollo

Gianni Pastorino (Rete a Sinistra/LiberaMente Liguria): "Ritrosia anomala da parte delle multinazionali"

Telelavoro, ok all’unanimità su mozione per promuovere lo smart working nelle aziende colpite dal crollo

Ieri il consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria a favore del telelavoro e dello smart working. Si prevede quindi un impulso consistente alle sperimentazioni, soprattutto per quanto riguarda la pubblica amministrazione e le società partecipate.

"A distanza di mesi dal crollo di ponte Morandi, purtroppo sono pochi i passi avanti compiuti sul fronte del telelavoro. Positivo che la Regione abbia avviato 13 sperimentazioni e stia per presentare un accordo siglato col Comune. Finora, però, ha fatto fatica ad affermarsi una delle soluzioni più pratiche per contenere il traffico delle vetture private e alleggerire il trasporto pubblico. Un ritardo che noi evidenziamo da tempo; e che oggi proprio non possiamo permetterci. Questa è l’occasione per recuperare terreno. Come Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria, abbiamo indicato alla giunta di coordinarsi con gli enti locali, i sindacati e le associazioni datoriali per rilanciare sul fronte del telelavoro, a cominciare dalla pubblica amministrazione e dalle società partecipate". Lo dichiara il capogruppo Gianni Pastorino, commentando gli impegni della mozione a favore del “lavoro agile” approvata dal consiglio regionale.

La tragica situazione del dopo-crollo vede centinaia di impiegati nella difficoltà, se non nell’impossibilità, di raggiungere il proprio luogo di lavoro. "La situazione più paradossale è a Erzelli, dove lavorano qualche migliaio di persone: proprio qui registriamo le resistenze più forti a orientarsi verso lo smart working. Strano: proprio le aziende dell’high tech dovrebbero essere quelle più pronte all’innovazione – commenta Pastorino -. Invece dobbiamo fare i conti con una ritrosia anomala e che davvero non si spiega, considerato che i sistemi di telelavoro sono tracciati e assicurano la produttività".

"Muoversi sulle strade cittadine è molto difficile, le ferrovie funzionano a singhiozzo, l’Aurelia è di nuovo bloccata fra Arenzano e Cogoleto, le emergenze aumentano anziché diminuire. Insomma: per i genovesi andare al lavoro è già un lavoro – conclude Pastorino -. Positivo che l’assessore Berrino e gli altri gruppi consiliari abbiano riconosciuto il valore di questo provvedimento: senza dubbio il telelavoro è il futuro, soprattutto se vogliamo far ripartire Genova".

comunicato stampa

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