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Sanità | 27 novembre 2018, 12:15

La Liguria capofila nel progetto di continuità delle cure nell'età evolutiva per le persone con autismo

Vicepresidente Viale: “Massimo impegno su questo tema, anche attraverso tavolo autismo con dialogo costante con associazioni dei familiari”.

La Liguria capofila nel progetto di continuità delle cure nell'età evolutiva per le persone con autismo

Il potenziamento della rete dei servizi, con la costituzione di equipe multidisciplinari ad hoc e la definizione di modelli organizzativi che garantiscano qualità e omogeneità della presa in carico, la costituzione di liste d’attesa in capo alle Asl per favorire le diagnosi precoci attraverso un accesso omogeneo ai servizi, promuovere la formazione degli insegnanti e di tutte le figure coinvolte nella vita del paziente, l’istituzione di percorsi che assicurino la continuità delle cure nel passaggio dall’adolescenza all’età adulta, la mappatura dell’offerta di residenzialità e semiresidenzialità sul territorio regionale. Sono i punti cardine del Piano regionale in materia di disturbi dello spettro autistico, approvato venerdì scorso, 23 novembre, dalla Giunta regionale insieme al progetto “Strumenti e percorsi in età evolutiva finalizzati alla continuità delle cure”, realizzato da Alisa insieme all’Istituto Superiore di Sanità e di cui la Liguria è capofila a livello nazionale. “Sul tema dell’autismo l’impegno della Giunta è massimo – afferma la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale – e per questo abbiamo condiviso ogni passaggio del piano regionale e del progetto di Alisa insieme alle associazioni dei familiari dei pazienti che siedono al Tavolo regionale autismo”.

Il piano regionale prende in considerazione tutte le fasi della vita di un paziente partendo dalla centralità della persona: nell’ambito del potenziamento della rete dei servizi, è prevista la definizione di percorsi di presa in carico differenziati in funzione delle sue condizioni e dei possibili obiettivi da perseguire che possono variare dalla vita indipendente con l’inserimento lavorativo a situazioni di residenzialità protetta per coloro che presentano livelli di disabilità più gravi. Al contempo, “la creazione di liste d’attesa unificate a livello di aziende sanitarie – aggiunge l’assessore Viale - è stata una delle richieste più forti avanzate dalle famiglie, superando il sistema attuale in cui le liste d’attesa vengono gestite dai singoli centri riabilitativi convenzionati con tempi di attesa fino a due anni prima che il minore sia preso in carico dagli specialisti. Questo cambio di passo garantirà da un lato di una effettiva presa in carico precoce e multidisciplinare dei pazienti e, dall’altro, una maggiore trasparenza e equità di accesso ai servizi”.

In linea con il piano regionale si inserisce anche il progetto “Strumenti e percorsi in età evolutiva finalizzati alla continuità delle cure”, finalizzato a garantire una presa in carico di qualità e omogenea su tutto il territorio dei pazienti affetti da disturbi dello spettro autistico nella fase di passaggio dall’infanzia all’adolescenza e fino all’età adulta. La Liguria è infatti capofila a livello nazionale del progetto, elaborato da Alisa, finanziato dal ministero della Salute e oggetto di uno specifico accordo sottoscritto il 22 ottobre scorso con l’Istituto Superiore di Sanità. Il progetto durerà 2 anni e vedrà la partecipazione come partner delle Regioni Veneto, Marche, Umbria e Campania. “Gli esperti ci dicono che nel 90% delle persone con questo tipo di patologia – spiega l’assessore Viale - la disabilità permane anche in età adulta e per questo richiede interventi per l’intero ciclo della vita”. Il progetto prevede la predisposizione di Progetti diagnostico terapeutico assistenziali educativi (cosiddetti PDTAE) mirati e individuali, che garantiscano una qualità e omogeneità delle cure, promuovendo l’acquisizione del maggior grado di autonomia possibile per consentire di “traghettare” al meglio il paziente e la sua famiglia all’età adulta, con la presa in carico da parte dei centri di salute mentale. Il budget complessivo del progetto ammonta a 1 milione di euro di cui 215mila euro sono destinati a Alisa e altri 60mila euro alla Regione capofila per le attività di coordinamento.

 

 

 

comunicato stampa

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