Attualità - 27 novembre 2018, 11:03

Siti inquinati, in provincia di Savona si cita Cengio. Il sindaco Dotta: "Bisogna usare il buonsenso"

“Credo che nel corso degli anni Cengio sia stata identificata come paese fantasma e area problematica in maniera inadeguata. Non si usa il buonsenso e Cengio non ha certo nulla da invidiare agli altri paesi limitrofi"

Sono 12.482 secondo i dati Ispra riportati in un’inchiesta di Milena Gabanelli (della quale si è parlato ieri sera su La 7 con Mentana e sul quotidiano “Corriere.it nella rubrica "Dataroom") i siti potenzialmente contaminati, distribuiti su tutto il Paese.

Metalli pesanti, materiali inquinanti e rifiuti industriali abbandonati e progetti di bonifica ancora mai eseguiti. Per quel che riguarda la Provincia di Savona tra i siti indicati nell’inchiesta c’è: Cengio e Saliceto con 77 ettari nei quali sono presenti tra i principali inquinanti IPA e metalli pesanti. In questo caso la competenza di bonifica è del Ministero dell’Ambiente e i finanziamenti stanziati ammonterebbero ad euro 61.144.907. 

Afferma il sindaco di Cengio Dotta: “Credo che nel corso degli anni Cengio sia stata identificata come paese fantasma e area problematica in maniera inadeguata. Non si usa il buonsenso e Cengio non ha certo nulla da invidiare agli altri paesi limitrofi". 

Certo un problema a Cengio in passato c’è stato ed ha riguardato in particolare le aree dell’ex Acna: “La bonifica sta andando avanti in maniera spedita ed anzi è completata quasi al 100%. Nel giro di un anno, un anno e mezzo sarà terminata la realizzazione della ricopertura con risagomatura della zona tombata con la realizzazione di collinette in terreno nell’area interna. Rimane da valutare una parte dell’area esterna, la zona Merlo, sulla quale permangono alcune problematiche, ma il grosso della bonifica è stato realizzato” continua Dotta.

“Sono state investite cifre consistenti, tra i 350 e i 400 milioni di euro stanziati da Syndial e credo sia estremamente positivo. L’impegno c’è e continuerà in tal senso" prosegue il primo cittadino. 

"Io da cengiese e da persona che abita a 200 metri dallo stabilimento posso dire che le operazioni di bonifica sono state fatte. Magari potevano essere fatte meglio come tutte le cose, ma si tratta di vedere cosa intendiamo con operazione di bonifica finale. Un sito industriale se per anni ha inquinato e a quel tempo le leggi lo permettevano, sicuramente un po' di inquinamento sotto persisterà, ma come in tutte le cose la regola primaria è quella del buonsenso. Se ci rimane un po' di percolato la natura pone rimedio a quello che l'uomo distrugge e non sa amministrare, ma questo periodo di transizione durerà 30 anni fino a che la natura farà il suo corto - concludeChi ha inquinato è giusto che provveda, ma Cengio è un paese in rinascita. Io non sono preoccupato per l'inquinamento, certo dobbiamo prestare attenzione su questo tema, ma senza stigmatizzare Cengio". 

Mara Cacace