“La grande coalizione di volontà che si è costituita tra le forze produttive, del lavoro e delle professioni genovesi per la riscrittura del decreto Genova ha convinto il Parlamento a dare ascolto al nostro territorio, cosa avvenuta raramente in passato. Abbiamo ottenuto molto, ma non tutto, e ora non possiamo fermarci. Il nostro obiettivo è riavere il ponte e finire le grandi opere di cui Genova ha bisogno”.
Con queste parole il presidente della Camera di Commercio Luigi Attanasio ha aperto l’incontro “Fatta la legge bisogna fare il ponte” svoltosi oggi a Terrazza Colombo con la partecipazione dei rappresentanti delle forze economiche e sociali che hanno partecipato alla riscrittura del decreto Genova e all’audizione del mese scorso presso le Commissioni Ambiente e Territorio della Camera. L’obiettivo dell’incontro, a dieci giorni dalla conversione in legge del decreto, era quello di stabilire la tabella di marcia per il periodo della demolizione e ricostruzione: dalle perimetrazioni agli interventi sulla viabilità, dalla zona franca alla zona logistica speciale, dai contributi alle imprese danneggiate alla cassa integrazione in deroga.
In sala, oltre ai rappresentanti della Camera di Commercio e delle associazioni di categoria, sono intervenuti il Deputato Luca Pastorino e il Vice Sindaco di Genova Stefano Balleari. Al dibattito hanno preso parte Paolo Odone, Ascom,Sandro Scarrone, Confindustria, Andrea Dameri, Confesercenti, Paola Noli, Cna, Pino Pace, Confartigianato, Luisella Delle Piane, Consulta delle professioni, Alessandro Pitto, Spediporto.
Il segretario generale della Camera di Commercio Maurizio Caviglia ha presentato una panoramica dei danni subiti dalle imprese soffermandosi in particolare sulla zona arancione/rossa, quella maggiormente colpita, il cui bilancio è di158.587.749 euro di danni, per un totale di 425 modelli presentati. Il settore più colpito in zona arancione/rossa è l’industria, con 94.766.732 euro di danni, seguito dal commercio con 43.513.856 euro e dai servizi con 11.891.911 euro.
“L’analisi dei modelli AE presentati alla Camera di Commercio – ha commentato Caviglia – è il punto di partenza per la definizione, che il Commissario per la ricostruzione dovrà fare, dei perimetri di maggior interesse per le imprese: quello in cui le imprese riceveranno i contributi, quello della zona franca urbana e quello della cassa integrazione. E’ bene che le imprese sappiano che senza le loro segnalazioni non avremmo ottenuto niente e ora non avremmo elementi oggettivi per le perimetrazioni. Ed è per questo che rinnovo l’appello a tutte le imprese danneggiate dalla mareggiata di fine ottobre a mandarci i modelli, direttamente o tramite le associazioni di categoria, entro il 29 novembre”.